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Decurtazione del punteggio della patente

Per quanto attiene alla decurtazione del punteggio della patente che ai sensi dell’art. Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza 13 marzo 2012, n. 3936

Pubblicato il 16 December 2012 in Codice della strada, Giurisprudenza Civile

Per quanto attiene alla decurtazione del punteggio della patente che ai sensi dell’art. 126-bis, comma 2, c.d.s. viene applicata dall’autorità centrale preposta all’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida all’esito della segnalazione conseguente alla definizione della contestazione relativa all’infrazione che la comporta e sulla base della tabella allegata all’articolo medesimo in adeguamento ai dettami della sentenza della Corte Costituzionale n. 27 del 12 gennaio 2005, dichiarativa dell’illegittimità della citata disposizione del codice della strada nella parte in cui imponeva, in caso di mancata identificazione del materiale trasgressore, la segnalazione a carico del proprietario del veicolo che non avesse comunicato in termini i dati dell’effettivo conducente, è intervenuta la nuova normativa di cui agli artt. 164 e 165 della legge 24 novembre 2006, n. 286, di conversione del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262.

Sicché il verbale, contenendo non un provvedimento irrogativo della sanzione ma solo un preavviso di quella specifica conseguenza della futura ed eventuale definitività dell’accertamento, non è sotto tale profilo impugnabile per difetto dell’oggetto e, quand’anche, a seguito della reiezione in toto dell’opposizione avverso il verbale in questione e nonostante l’intervenuta sentenza della Corte Costituzionale, fosse stata nella specie inoltrata la segnalazione de qua a carico dell’apparente contravventore, questi può giovarsi del previsto ed appropriato rimedio in via amministrativa della riattribuzione automatica del punteggio da parte dell’ufficio competente in ottemperanza al surrichiamato dettato normativo: ne consegue l’inammissibilità dell’originaria opposizione sul punto per difetto d’un provvedimento impugnabile e, comunque, per difetto d’interesse del ricorrente, sotto gli evidenziati profili, alla pronunzia giurisdizionale, pronunzia che la sussistenza di quell’oggetto dell’impugnazione e di quell’interesse, quali condizione dell’azione, di necessità presuppone esistente al momento della sua adozione.

Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza 13 marzo 2012, n. 3936

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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