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Tassazione trust: Cassazione conferma la neutralità

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 21358/2024, ha stabilito un principio fondamentale in materia di tassazione trust. Il conferimento di beni in un trust non costituisce un atto di liberalità immediatamente tassabile con imposta proporzionale sulle donazioni, ipotecaria e catastale. Tale trasferimento è considerato fiscalmente neutro, in quanto strumentale e non definitivo. L’effettivo presupposto impositivo si realizza solo al momento del trasferimento finale dei beni dal trustee ai beneficiari, quando si concretizza un reale arricchimento. Di conseguenza, all’atto della dotazione sono dovute solo le imposte in misura fissa.

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Pubblicato il 9 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Tassazione trust: la Cassazione ribadisce la neutralità fiscale dell’atto di dotazione

La Corte di Cassazione, con la recente ordinanza n. 21358 del 30 luglio 2024, ha fornito un chiarimento decisivo sulla tassazione trust, consolidando un orientamento ormai maggioritario. La questione centrale riguarda il momento in cui scatta l’obbligo di pagare le imposte di donazione, ipotecaria e catastale in misura proporzionale. La Corte ha stabilito che il semplice conferimento di beni in un trust non costituisce un atto di arricchimento tassabile, bensì un atto fiscalmente neutro. Vediamo nel dettaglio la vicenda e le motivazioni di questa importante decisione.

I Fatti del Caso

Una contribuente, in qualità di trustee di un trust, ha impugnato un avviso di liquidazione emesso dall’Agenzia delle Entrate per un importo complessivo di oltre 248.000 euro. Le imposte (donazione, ipotecaria e catastale) erano state calcolate in misura proporzionale sul valore degli immobili conferiti nel trust dal disponente (settlor) con un atto notarile del 2013.

Inizialmente, la Commissione Tributaria Provinciale aveva accolto il ricorso della trustee, ritenendo non dovuto il pagamento. Tuttavia, la Commissione Tributaria Regionale aveva riformato la decisione, dando ragione all’Agenzia delle Entrate e sostenendo che il conferimento di beni in trust fosse soggetto a imposta sulle donazioni. La trustee ha quindi presentato ricorso in Cassazione.

La Questione Giuridica: Quando si Applica la Tassazione del Trust?

Il fulcro della controversia risiede nell’interpretazione della normativa fiscale applicabile al trust. L’Agenzia delle Entrate sosteneva che la costituzione del vincolo di destinazione sui beni, tipica del trust, fosse di per sé un presupposto sufficiente per l’applicazione delle imposte proporzionali. Al contrario, la difesa della trustee argomentava che un trasferimento di ricchezza effettivo e stabile, e quindi un presupposto tassabile, si verifica solo quando i beni vengono trasferiti dal trustee ai beneficiari finali, e non nel passaggio intermedio dal settlor al trustee.

Le Motivazioni della Cassazione sulla Tassazione del Trust

La Suprema Corte ha accolto il ricorso della trustee, cassando la sentenza d’appello e annullando l’atto impositivo. La decisione si basa su un’interpretazione consolidata e coerente con i principi costituzionali, in particolare l’art. 53 sulla capacità contributiva.

I giudici hanno chiarito i seguenti punti:

1. Neutralità Fiscale del Conferimento: Il trasferimento di beni dal settlor al trustee non determina un arricchimento definitivo per quest’ultimo. Il trustee acquisisce la proprietà dei beni in modo puramente strumentale e temporaneo, con l’unico scopo di amministrarli e gestirli per le finalità del trust. Non vi è, quindi, un incremento patrimoniale stabile che possa giustificare l’applicazione di un’imposta proporzionale.

2. Mancanza di Capacità Contributiva: L’imposta sulle successioni e donazioni presuppone un trasferimento effettivo di ricchezza. L’atto di dotazione del trust, essendo un’operazione “neutra”, non manifesta alcuna capacità contributiva tassabile. L’arricchimento reale e definitivo si concretizza solo in un momento successivo, cioè quando i beni verranno attribuiti ai beneficiari finali.

3. Il Momento Impositivo: Di conseguenza, il presupposto per l’applicazione delle imposte proporzionali (donazione, ipotecaria e catastale) si realizza non al momento dell’istituzione o della dotazione del trust, ma al momento dell’eventuale trasferimento finale dei beni o dei diritti ai beneficiari. Solo questo atto finale costituisce un “effettivo indice di ricchezza” ai sensi dell’art. 53 della Costituzione.

La Corte ha inoltre specificato che questa interpretazione si applica a tutte le tipologie di trust, inclusi quelli “autodichiarati” in cui settlor e trustee coincidono, dove la mancanza di un trasferimento intersoggettivo rende ancora più evidente l’assenza di un presupposto impositivo iniziale.

Conclusioni

L’ordinanza in esame rafforza un principio di certezza del diritto fondamentale per chi utilizza il trust come strumento di pianificazione patrimoniale, successoria o di protezione dei beni. Viene confermato che l’atto di dotazione di un trust è soggetto alle imposte di registro, ipotecaria e catastale solo in misura fissa. L’imposizione proporzionale è differita al momento in cui si verificherà il trasferimento di ricchezza a favore dei beneficiari. Questa decisione allinea l’interpretazione giurisprudenziale a quella più recente della stessa Amministrazione Finanziaria (circolare n. 34/E del 2022), offrendo un quadro normativo più chiaro e stabile per gli operatori del settore.

Quando si devono pagare le imposte di donazione, ipotecaria e catastale in misura proporzionale per un trust?
Secondo la Corte, queste imposte sono dovute in misura proporzionale solo al momento del trasferimento finale ed effettivo dei beni dal trustee ai beneficiari, poiché solo in quella fase si realizza un arricchimento stabile e definitivo che manifesta una reale capacità contributiva.

L’atto di conferimento di beni in un trust è un atto tassabile in misura proporzionale?
No, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’atto di dotazione patrimoniale di un trust è un atto “fiscalmente neutro”. È considerato meramente strumentale e temporaneo, non comportando un trasferimento stabile di ricchezza. Pertanto, al momento del conferimento, sono dovute solo le imposte di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa.

Qual è il presupposto fondamentale per l’applicazione dell’imposta sulle donazioni secondo la Corte?
Il presupposto impositivo è un trasferimento effettivo di ricchezza che determini un’attribuzione patrimoniale stabile e non meramente strumentale. La semplice costituzione di un vincolo di destinazione sui beni, come avviene con la dotazione di un trust, non è di per sé sufficiente a integrare tale presupposto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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