Una società ha contestato la richiesta dell'Agenzia delle Entrate di pagare un'imposta di registro separata per le clausole penali inserite nei contratti di locazione. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 3014/2024, ha dato ragione alla società, stabilendo che la tassazione della clausola penale non è autonoma. La clausola è intrinsecamente legata al contratto principale e serve a rafforzarne gli obblighi. Pertanto, l'intero atto è soggetto a un'unica imposta, quella relativa alla disposizione più onerosa, secondo l'art. 21, comma 2, del Testo Unico sull'Imposta di Registro.
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