Un contribuente ha contestato una cartella di pagamento ricevuta via PEC in formato PDF, sostenendone l'invalidità. Inizialmente, la corte regionale gli ha dato ragione. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione, stabilendo che la notifica della cartella di pagamento è valida. La Corte ha chiarito che un vizio di forma, come l'uso del formato PDF anziché P7M, è sanato se l'atto raggiunge il suo scopo, cioè informare il destinatario. Il fatto stesso che il contribuente abbia presentato ricorso dimostra che lo scopo è stato raggiunto.
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