La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 29067/2025, ha annullato un avviso di accertamento dell'Agenzia delle Entrate relativo a una riqualificazione fiscale. L'Agenzia aveva considerato un'operazione di conferimento di ramo d'azienda, seguita dalla cessione delle quote della società conferitaria, come un'unica cessione d'azienda, applicando un'imposta di registro proporzionale anziché fissa. La Corte ha stabilito che, in base alla nuova formulazione retroattiva dell'art. 20 del D.P.R. 131/1986, la tassazione deve basarsi esclusivamente sulla natura giuridica del singolo atto presentato per la registrazione, senza considerare elementi esterni o atti collegati.
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