Una società industriale si opponeva all'applicazione della tariffa TIA più elevata, prevista per l'attività produttiva, anche a un immobile separato adibito a magazzino e uffici. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9646/2024, ha accolto il ricorso dell'azienda. Ha stabilito che il principio di unicità tariffa TIA, previsto da un regolamento comunale, è illegittimo quando si applica a unità immobiliari fisicamente distinte e autonome. La tariffa deve essere differenziata e commisurata all'effettiva tipologia di attività svolta in ciascuna singola 'unità di superfice', anche se funzionalmente collegate all'attività principale.
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