Un contribuente, coltivatore diretto e titolare di pensione, si è visto negare le agevolazioni IMU per i terreni agricoli per gli anni 2013-2015. Le commissioni tributarie di primo e secondo grado avevano respinto il suo ricorso, ritenendo la percezione della pensione incompatibile con il beneficio fiscale. La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 11882/2024, ha ribaltato la decisione. Applicando una norma di interpretazione autentica retroattiva (art. 78-bis, D.L. 104/2020), ha stabilito che le agevolazioni IMU per coltivatori diretti spettano anche ai pensionati, a condizione che mantengano l'iscrizione alla previdenza agricola, certificando così la continuità dell'attività. La Corte ha quindi accolto il ricorso originario del contribuente.
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