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Sentenza Penale: i dati identificativi della decisione

Analisi dell’intestazione di una sentenza penale emessa dalla Corte di Cassazione, Sez. 1, n. 35886/2025. Il documento, discusso nell’udienza del 03/10/2025, non contiene il merito della controversia ma fornisce i dati essenziali per la sua identificazione, inclusi i ruoli di Presidente e Relatore. Questa analisi chiarisce il significato di tali elementi formali.

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Pubblicato il 11 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Comprendere una Sentenza Penale: Guida all’Intestazione

Capire come leggere una sentenza penale è il primo passo per decifrarne il contenuto. Spesso, l’analisi inizia dall’intestazione, una sezione apparentemente burocratica ma ricca di informazioni cruciali. Esaminiamo i dati di un provvedimento della Corte di Cassazione per comprendere il significato di ogni elemento.

I Dati Identificativi della Sentenza Penale

L’intestazione di una sentenza è la sua carta d’identità. Qui troviamo elementi essenziali che permettono di classificarla e rintracciarla in modo univoco.
* Tipo di Provvedimento: “Penale Sent.” indica che si tratta di una sentenza emessa in materia penale.
* Sezione: “Sez. 1” si riferisce alla Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione, una delle sezioni specializzate che compongono la Corte.
* Numero e Anno: “Num. 35886 Anno 2025” sono il numero progressivo della sentenza e l’anno di pubblicazione. Questi dati sono fondamentali per citare correttamente il provvedimento.

I Protagonisti del Collegio Giudicante

Oltre ai dati numerici, l’intestazione ci presenta le figure chiave del collegio che ha emesso la decisione.
* Presidente: È il magistrato che ha presieduto il collegio giudicante. La sua funzione è quella di dirigere l’udienza e garantire il corretto svolgimento dei lavori.
* Relatore: È il giudice a cui è stato affidato lo studio approfondito del caso. Il relatore espone i fatti e le questioni di diritto al resto del collegio e, solitamente, redige la bozza delle motivazioni della sentenza.

L’Importanza della Data di Udienza in una sentenza penale

La “Data Udienza”, fissata in questo caso al 03/10/2025, indica il giorno in cui la causa è stata discussa davanti al collegio giudicante. È il momento in cui le parti (accusa e difesa) presentano le loro argomentazioni finali prima che la Corte si ritiri in camera di consiglio per decidere.

Le motivazioni

Sebbene il documento in esame non contenga il corpo della decisione, l’analisi della sua intestazione è di per sé istruttiva. Le motivazioni per cui questi dati sono così importanti risiedono nella necessità di trasparenza, certezza del diritto e rintracciabilità degli atti giudiziari. Conoscere la sezione che ha deciso, ad esempio, può dare indicazioni sull’orientamento giurisprudenziale seguito. Identificare il relatore può essere utile per gli studiosi del diritto che ne seguono il percorso interpretativo. Ogni elemento formale ha una precisa funzione nel sistema giudiziario.

Le conclusioni

In conclusione, l’intestazione di una sentenza penale non è una mera formalità. Fornisce coordinate precise per identificare la decisione, comprenderne il contesto e conoscere i magistrati che hanno contribuito a formarla. Saper leggere questi dati è una competenza fondamentale non solo per gli avvocati, ma per chiunque voglia avvicinarsi al mondo del diritto con maggiore consapevolezza.

Cosa indicano i numeri e la sezione in una sentenza della Cassazione?
Indicano i dati identificativi unici del provvedimento. “Sez. 1” si riferisce alla Prima Sezione Penale, mentre “Num. 35886 Anno 2025” sono il numero progressivo e l’anno di pubblicazione, essenziali per la sua citazione e ricerca.

Qual è la differenza tra Presidente e Relatore?
Il Presidente è il giudice che presiede il collegio e dirige l’udienza. Il Relatore è il giudice incaricato di studiare approfonditamente il caso e di preparare la bozza delle motivazioni della sentenza.

A cosa serve la Data Udienza?
La Data Udienza indica il giorno in cui la causa è stata discussa pubblicamente davanti ai giudici, permettendo alle parti di esporre le proprie conclusioni prima della decisione finale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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