La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 6779/2024, si è pronunciata su un caso di furto in abitazione commesso da un soggetto che aveva le chiavi dell'immobile. La Corte ha stabilito che il possesso delle chiavi non esclude il reato, poiché l'introduzione è illegittima se finalizzata a commettere un furto. Inoltre, ha annullato la sentenza d'appello riguardo al calcolo della pena per il reato continuato, affermando che il giudice deve sempre motivare l'aumento di pena per ogni singolo reato satellite, anche se la pena base è già favorevole all'imputato, senza che ciò violi il divieto di 'reformatio in peius'.
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