La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un imputato contro una sentenza della Corte d'Appello. Il motivo principale del rigetto è la genericità delle argomentazioni presentate, sia riguardo la ricostruzione dei fatti (una fuga in auto definita come 'mera resistenza passiva'), sia riguardo il diniego delle attenuanti generiche, giustificato dai numerosi precedenti penali. La decisione sottolinea che un ricorso, per essere valido, deve confrontarsi in modo puntuale con le motivazioni della sentenza impugnata. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di 3.000 euro.
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