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Termine impugnazione: Cassazione sul rito Fornero

Un lavoratore, licenziato per presunta falsificazione delle presenze, ha visto il suo ricorso in Cassazione dichiarato inammissibile. La Corte ha stabilito che, nel contesto del ‘rito Fornero’, il termine impugnazione di 60 giorni decorre dalla semplice comunicazione della sentenza d’appello via PEC da parte della cancelleria, e non dalla notifica formale. La norma speciale della Legge 92/2012 prevale sulla regola generale del codice di procedura civile, rendendo tardivo il ricorso presentato oltre tale scadenza.

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Pubblicato il 12 novembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Rito Fornero: il Termine Impugnazione e la Comunicazione della Cancelleria

Nel diritto processuale, il rispetto dei termini è un pilastro fondamentale. Un ritardo, anche minimo, può compromettere irrimediabilmente l’esito di una causa. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio cruciale riguardo al termine impugnazione nelle cause di lavoro soggette al cosiddetto “rito Fornero”, chiarendo da quale momento esatto inizi a decorrere il tempo per ricorrere.

I Fatti del Caso: dal Licenziamento al Ricorso in Cassazione

La vicenda trae origine dal licenziamento disciplinare per giusta causa di un dipendente. L’azienda lo accusava di aver fraudolentemente falsificato il registro delle presenze, appropriandosi indebitamente della retribuzione per ore non lavorate. Il lavoratore ha impugnato il licenziamento, ma sia il Tribunale in prima istanza sia la Corte d’Appello hanno respinto le sue richieste, confermando la legittimità del provvedimento espulsivo.

Contro la sentenza della Corte d’Appello, il lavoratore ha proposto ricorso alla Corte di Cassazione. Tuttavia, la società datrice di lavoro ha eccepito l’inammissibilità del ricorso, sostenendo che fosse stato presentato fuori tempo massimo.

La Decisione della Corte: Ricorso Tardivo e Inammissibile

La Corte di Cassazione ha accolto l’eccezione della società, dichiarando il ricorso inammissibile per tardività. Il punto centrale della controversia era stabilire la data di partenza del termine di 60 giorni per proporre il ricorso.

La sentenza d’appello era stata comunicata via Posta Elettronica Certificata (PEC) dalla cancelleria del giudice il 31 maggio 2022. Il ricorso per cassazione, invece, era stato notificato alla controparte solo il 25 novembre 2022, ben oltre i 60 giorni previsti.

Le Motivazioni: la Specificità del Termine Impugnazione nel Rito Fornero

I giudici hanno spiegato che le controversie soggette al rito Fornero (introdotto dalla Legge n. 92/2012) seguono regole speciali che derogano a quelle ordinarie. In particolare, l’articolo 1, comma 62, di tale legge stabilisce che il ricorso per cassazione deve essere proposto entro 60 giorni dalla comunicazione della sentenza.

Questa è una previsione speciale che prevale sulla norma generale contenuta nell’art. 133 del codice di procedura civile. Quest’ultimo articolo, in seguito a modifiche legislative, prevede che la semplice comunicazione di un provvedimento da parte della cancelleria non sia idonea a far decorrere i termini per le impugnazioni. Tuttavia, la Cassazione ha chiarito che tale modifica riguarda il regime generale e non intacca la disciplina specifica e derogatoria del rito Fornero.

Di conseguenza, per questo tipo di cause, il termine impugnazione inizia a decorrere dal momento in cui la cancelleria comunica la sentenza alle parti, anche tramite una semplice PEC. Non è necessario attendere la notifica formale dell’atto ad opera della controparte.

Conclusioni: la Regola da Ricordare per il Termine Impugnazione

Questa ordinanza conferma un orientamento giurisprudenziale consolidato e offre una lezione fondamentale per avvocati e parti processuali. Nelle controversie sui licenziamenti trattate con il rito Fornero, la massima attenzione deve essere posta sulla data di ricezione della comunicazione della sentenza d’appello dalla cancelleria. Quella data segna l’inizio del conto alla rovescia di 60 giorni per presentare ricorso in Cassazione. Ignorare questa regola speciale può portare a una declaratoria di inammissibilità, precludendo ogni ulteriore possibilità di esame del caso nel merito.

Qual è il termine per impugnare in Cassazione una sentenza emessa secondo il rito Fornero?
Il termine è di 60 giorni, come stabilito dall’art. 1, comma 62, della Legge n. 92/2012.

Da quale momento decorre il termine per l’impugnazione nel rito Fornero?
Il termine decorre dalla semplice comunicazione del testo integrale della sentenza da parte della cancelleria del giudice d’appello, tipicamente inviata via PEC.

La modifica dell’art. 133 c.p.c. (che esclude la comunicazione come atto idoneo a far decorrere i termini) si applica al rito Fornero?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che la norma speciale della Legge n. 92/2012 prevale sulla regola generale dell’art. 133 c.p.c., pertanto la comunicazione della cancelleria è sufficiente a far decorrere il termine.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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