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Rimborso spese sanitarie: la giurisdizione è civile

La Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, ha risolto un conflitto di giurisdizione tra giudice ordinario e amministrativo. La controversia riguardava la richiesta di un Comune di ottenere il rimborso spese sanitarie da un’Azienda Sanitaria per l’assistenza ad anziani non autosufficienti. La Corte ha stabilito che la competenza spetta al giudice ordinario, poiché la domanda si fonda su un diritto soggettivo a una prestazione pecuniaria prevista dalla legge e non sull’esercizio di un potere autoritativo della Pubblica Amministrazione.

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Pubblicato il 13 novembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Rimborso Spese Sanitarie tra Enti: Decide il Giudice Ordinario

Quando un Comune anticipa le spese per l’assistenza sanitaria di anziani non autosufficienti, a chi deve rivolgersi per ottenere il rimborso dall’Azienda Sanitaria competente? Al giudice ordinario o a quello amministrativo? Questa è la domanda al centro di una recente ordinanza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite, che fa chiarezza sulla ripartizione della giurisdizione in materia di rimborso spese sanitarie tra enti pubblici.

I Fatti di Causa

La vicenda trae origine da una controversia tra un Comune siciliano e l’Azienda Sanitaria Provinciale locale. Il Comune aveva promosso un’azione legale per ottenere la restituzione di somme anticipate a titolo di integrazione delle rette per il ricovero di anziani non autosufficienti in strutture residenziali. La pretesa si fondava su una legge regionale che pone a carico del Fondo sanitario regionale gli oneri di rilievo sanitario.

Il caso ha avuto un percorso giudiziario complesso. Inizialmente, il Tribunale ordinario si era dichiarato privo di giurisdizione, ritenendo la materia di competenza del giudice amministrativo. Riassunta la causa davanti al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.), quest’ultimo ha sollevato d’ufficio un conflitto di giurisdizione, sostenendo che la controversia rientrasse, al contrario, nella competenza del giudice ordinario. La questione è così giunta all’esame delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione per una decisione definitiva.

La Decisione della Corte di Cassazione sul rimborso spese sanitarie

Le Sezioni Unite, con l’ordinanza in esame, hanno risolto il conflitto dichiarando la giurisdizione del giudice ordinario. La Corte ha cassato la sentenza con cui il Tribunale si era spogliato della causa e ha rimesso le parti davanti allo stesso, quale giudice competente a decidere nel merito della controversia.

Le Motivazioni

La Corte di Cassazione ha basato la sua decisione su un principio consolidato: la giurisdizione si determina in base alla natura della posizione giuridica fatta valere in giudizio (causa petendi) e al tipo di provvedimento richiesto (petitum).

Nel caso specifico, il Comune non contestava un provvedimento amministrativo o l’esercizio di un potere discrezionale da parte dell’Azienda Sanitaria. Al contrario, agiva per far valere un diritto di credito, ovvero un diritto soggettivo al rimborso di somme, che trovava il suo fondamento diretto in una norma di legge regionale. La legge, infatti, stabilisce chiaramente l’obbligo per l’ente sanitario di farsi carico di determinati oneri, predeterminando i presupposti per il sorgere del diritto alla restituzione.

La Corte ha specificato che la controversia attiene alla corretta ripartizione degli oneri finanziari tra due amministrazioni, una ripartizione che discende direttamente dall’applicazione di norme di legge e non da un esercizio di potere autoritativo. Di conseguenza, la posizione del Comune è quella di un creditore che agisce per l’adempimento di un’obbligazione, una situazione tipicamente rientrante nella sfera di competenza del giudice ordinario.

Conclusioni

Questa pronuncia rafforza un importante criterio di riparto della giurisdizione. Le controversie economiche tra enti della Pubblica Amministrazione, quando riguardano pretese creditorie fondate sulla legge e non mettono in discussione l’esercizio di poteri pubblici, devono essere portate davanti al giudice civile. La decisione offre certezza agli operatori pubblici, chiarendo che le questioni relative al rimborso spese sanitarie, se configurate come adempimento di un’obbligazione legale, seguono le regole della giurisdizione ordinaria, garantendo una più rapida e lineare gestione del contenzioso.

Chi è competente a decidere sulle controversie per il rimborso di spese sanitarie tra un Comune e un’Azienda Sanitaria?
Secondo la Corte di Cassazione, la competenza a decidere spetta al giudice ordinario.

Perché la giurisdizione non è del giudice amministrativo in questo caso?
La giurisdizione non è del giudice amministrativo perché la controversia non riguarda l’esercizio di un potere autoritativo o discrezionale della Pubblica Amministrazione, ma si fonda su un diritto soggettivo di credito basato direttamente sulla legge.

Qual è il fondamento della richiesta del Comune?
La richiesta del Comune si basa su una legge regionale che prevede l’assunzione, a carico del fondo sanitario, degli oneri di natura sanitaria per il ricovero di anziani non autosufficienti, per i quali il Comune aveva anticipato le somme.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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