Un lavoratore, dopo un licenziamento illegittimo, ha ricevuto un invito a riprendere servizio con un preavviso di soli due giorni. Egli ha sostenuto che tale invito fosse nullo. La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 3264/2024, ha stabilito che un invito a riprendere servizio con un termine inferiore a 30 giorni è valido. Tuttavia, la risoluzione di diritto del rapporto di lavoro, in caso di mancata presentazione del lavoratore, si verifica solo allo scadere del trentesimo giorno dalla ricezione dell'invito, e non prima. Il datore di lavoro rimane quindi obbligato a pagare la retribuzione per l'intero periodo di 30 giorni.
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