La Corte di Cassazione, con l'ordinanza interlocutoria n. 3654/2024, ha affrontato il tema del controllo giudiziale sul trattenimento di un cittadino straniero in un Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR). Pur non decidendo nel merito, la Corte ha stabilito un principio fondamentale: il giudice, nel convalidare il trattenimento, ha il potere e il dovere di verificare d'ufficio la legittimità degli atti presupposti, come il decreto di espulsione. Citando la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, ha sottolineato che la tutela della libertà personale impone un controllo giurisdizionale approfondito, che non può essere limitato alle sole eccezioni sollevate dalla difesa. Per la rilevanza della questione, il caso è stato rinviato a una pubblica udienza per una trattazione più approfondita.
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