Ordinanza di Cassazione Civile Sez. 3 Num. 12915 Anno 2024
Civile Ord. Sez. 3 Num. 12915 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data pubblicazione: 10/05/2024
ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 18580/2022 R.G. proposto da: RAGIONE_SOCIALE (già RAGIONE_SOCIALE) in persona del procuratore speciale, NOME COGNOME, rappresentata e difesa dall’avvocato NOME COGNOME (CODICE_FISCALE), pec: EMAIL; –
–
ricorrente-
contro
RAGIONE_SOCIALE, RAGIONE_SOCIALE, RAGIONE_SOCIALE;
–intimati- e sul ricorso proposto da:
RAGIONE_SOCIALE,in persona dell’Amministratore delegato e legale rappresentante, NOME COGNOME, elettivamente domiciliata in ROMA, INDIRIZZO, presso lo studio
dell’avvocato NOME COGNOME (CODICE_FISCALE) che la rappresenta e difende ;
-ricorrente-
contro
RAGIONE_SOCIALE (già RAGIONE_SOCIALE), in persona del procuratore speciale, NOME COGNOME, rappresentata e difesa dall’avvocato NOME COGNOME (CODICE_FISCALE), pec: EMAIL; –
-controricorrente-
e nei confronti di
RAGIONE_SOCIALE, RAGIONE_SOCIALE;
-intimati- avverso la SENTENZA della CORTE D’APPELLO di ROMA n. 494/2022 depositata il 25/01/2022.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 29/04/2024 dal Consigliere NOME COGNOME.
FATTI DI CAUSA
Il Tribunale di Roma, con la sentenza n. 21296/2017, rigettava le opposizioni proposte da RAGIONE_SOCIALE avverso i decreti ingiuntivi n. 15740/2015, n. 14371/2016 e n. 18580/22, emessi dal Tribunale di Roma a favore di RAGIONE_SOCIALE per canoni di locazione non corrisposti, ed accoglieva la domanda riconvenzionale dell’opponente, volta ad ottenere la restituzione dell’importo di euro 52.500,00, versato a titolo di deposito cauzionale.
La Corte d’appello di Roma, dopo aver dichiarato inammissibile l’intervento in appello di RAGIONE_SOCIALE, ora RAGIONE_SOCIALE, che affermava di essere l’unico soggetto creditore dell’appellante RAGIONE_SOCIALE, ha rigettato l’appello e confermato la sentenza di prime cure.
La BPM ricorre per la cassazione di detta sentenza, avvalendosi di due motivi.
Anche RAGIONE_SOCIALE propone ricorso per la cassazione della sentenza emessa dalla Corte d’appello di Roma, formulando due