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Giurisdizione ordini professionali: la Cassazione decide

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno chiarito la divisione di competenza in materia di giurisdizione ordini professionali. Analizzando un caso relativo all’Ordine dei Biologi, la Corte ha stabilito che la contestazione del decreto ministeriale di scioglimento di un organo direttivo spetta al giudice amministrativo (TAR). Invece, le controversie sulla validità delle successive operazioni elettorali sono di competenza della Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie (CCEPS), un organo di giurisdizione speciale. La decisione sottolinea la distinzione tra l’esercizio del potere autoritativo della Pubblica Amministrazione e la gestione delle procedure elettorali interne all’ordine.

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Pubblicato il 2 dicembre 2025 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Giurisdizione Ordini Professionali: La Cassazione Fa Chiarezza tra TAR e Commissioni Speciali

L’ordinanza n. 18651 del 2024 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione offre un’importante delucidazione sulla giurisdizione ordini professionali, un tema complesso che si trova al crocevia tra diritto amministrativo e ordinamenti interni. La Corte ha tracciato una linea netta di demarcazione tra la competenza del giudice amministrativo e quella delle commissioni speciali in caso di controversie relative allo scioglimento e al rinnovo degli organi direttivi. Analizziamo questa decisione per capire le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso: Scioglimento e Nuove Elezioni

La vicenda trae origine dall’impugnazione, da parte di alcuni professionisti, di un decreto del Ministero della Salute. Con tale atto, il Ministero aveva disposto lo scioglimento del Comitato Centrale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB) e il suo contestuale commissariamento. Successivamente, i professionisti hanno esteso la loro impugnazione anche a tutti gli atti relativi alla procedura elettorale indetta dai commissari per il rinnovo del Comitato.

Di fronte al giudizio pendente dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), la Federazione ha sollevato un regolamento preventivo di giurisdizione, sostenendo che la competenza a decidere sulle controversie elettorali non spettasse al TAR, ma a un organo di giurisdizione speciale: la Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie (CCEPS).

La Divisione della Giurisdizione Ordini Professionali Secondo la Cassazione

La Corte di Cassazione, nel dirimere la questione, ha accolto parzialmente le argomentazioni, stabilendo un principio di ‘doppio binario’ giurisdizionale.

Giurisdizione del Giudice Amministrativo (TAR)

Le Sezioni Unite hanno affermato che la giurisdizione per l’impugnazione del decreto ministeriale di scioglimento e commissariamento appartiene al giudice amministrativo. Questo perché tale atto rappresenta l’espressione di un potere autoritativo del Ministero, emanato nell’ambito delle sue competenze di vigilanza sul corretto funzionamento degli ordini professionali. Si tratta, quindi, di un classico provvedimento amministrativo, la cui legittimità deve essere vagliata dal TAR.

Giurisdizione della Commissione Speciale (CCEPS)

Diversamente, la Corte ha stabilito che ogni controversia riguardante la validità delle operazioni elettorali per il rinnovo degli organi dell’ordine professionale spetta alla CCEPS. Questa competenza deriva da una specifica previsione normativa (art. 8, co. 10, d.lgs. 233/1946), che assegna a questa commissione speciale il ruolo di giudice delle elezioni per le professioni sanitarie. Con l’inclusione dei biologi tra le professioni sanitarie (legge n. 3/2018), anche le loro elezioni ricadono sotto questa giurisdizione speciale.

Le Motivazioni

La Corte di Cassazione fonda la sua decisione sulla netta distinzione tra la natura dei due atti impugnati. Il decreto di scioglimento è un atto esterno, di alta amministrazione, che incide sulla vita dell’ordine dall’esterno, giustificato da ragioni di interesse pubblico. Come tale, è soggetto al sindacato del giudice amministrativo, che valuta l’esercizio del potere pubblico.

Le operazioni elettorali, invece, sono atti interni alla vita dell’ordine. La normativa ha previsto per esse un contenzioso specializzato, affidato a un organo, la CCEPS, che possiede competenze specifiche in materia sanitaria e ordinistica. La scelta del legislatore di creare questa giurisdizione speciale risponde all’esigenza di assicurare un controllo tecnico e uniforme sulle procedure che portano alla formazione degli organi rappresentativi delle professioni sanitarie. La Corte sottolinea inoltre che, sebbene distinti, i due giudizi sono legati da un nesso di pregiudizialità: la decisione del TAR sulla legittimità dello scioglimento influenzerà inevitabilmente la validità delle elezioni conseguenti. Pertanto, la CCEPS dovrà attendere l’esito del giudizio amministrativo prima di pronunciarsi.

Le Conclusioni

In conclusione, l’ordinanza delle Sezioni Unite stabilisce un principio chiaro e fondamentale per la giurisdizione ordini professionali:
1. L’impugnazione di atti di scioglimento e commissariamento decisi da un’autorità ministeriale rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo.
2. Le controversie sulla regolarità e validità delle procedure elettorali interne agli ordini delle professioni sanitarie sono devolute alla giurisdizione speciale della CCEPS.

Questa sentenza non solo risolve un complesso conflitto di giurisdizione, ma fornisce anche una guida preziosa per i professionisti e gli enti, delineando con precisione i percorsi legali da seguire per tutelare i propri diritti e interessi in contesti simili.

A quale giudice bisogna rivolgersi per contestare il decreto di un Ministero che scioglie il consiglio di un ordine professionale?
La competenza spetta al giudice amministrativo (es. il TAR), in quanto si tratta dell’impugnazione di un provvedimento espressione del potere autoritativo della Pubblica Amministrazione.

Chi decide sulla validità delle elezioni all’interno degli ordini delle professioni sanitarie?
La giurisdizione su tutte le questioni relative alla validità delle operazioni elettorali spetta alla Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie (CCEPS), un organo di giurisdizione speciale previsto dalla legge.

Che relazione esiste tra il giudizio amministrativo sullo scioglimento e quello sulle elezioni?
Esiste una relazione di pregiudizialità e dipendenza. La decisione del giudice amministrativo sulla legittimità dello scioglimento del consiglio è un presupposto per la decisione della CCEPS sulla validità delle elezioni successive. La CCEPS deve quindi attendere l’esito del giudizio amministrativo prima di procedere.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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