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Ferie part-time orizzontale: diritto pieno come full-time

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 9857/2024, ha stabilito un principio fondamentale in materia di ferie part-time orizzontale. Un medico, il cui orario di lavoro ridotto era distribuito su tutta la settimana, si è visto riconoscere il diritto allo stesso numero di giorni di ferie di un lavoratore a tempo pieno. La Corte ha chiarito che la riduzione delle ferie è proporzionale solo all’orario (come nel part-time verticale) e non al numero di giorni lavorati, se questi coincidono con quelli dei colleghi full-time. Inoltre, è stata affermata la giurisdizione del giudice ordinario per l’intera durata del rapporto di lavoro, anche per i periodi precedenti al 30 giugno 1998, per garantire una tutela unitaria.

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Pubblicato il 13 novembre 2025 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Ferie Part-Time Orizzontale: la Cassazione Conferma il Diritto Pieno

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha affrontato un tema cruciale per migliaia di lavoratori: il calcolo delle ferie nel part-time orizzontale. Con la decisione n. 9857 dell’11 aprile 2024, i giudici hanno stabilito che chi lavora con orario ridotto ma distribuito su tutti i giorni della settimana ha diritto allo stesso numero di giorni di ferie di un collega a tempo pieno. Una pronuncia che rafforza il principio di non discriminazione e chiarisce la distinzione fondamentale tra part-time orizzontale e verticale.

I Fatti di Causa

Il caso riguardava un medico dipendente di un’Azienda Sanitaria Regionale, inquadrato con un contratto di lavoro part-time. Sebbene il suo impegno settimanale fosse ridotto a sole dieci ore, queste erano distribuite su sei giorni, dal lunedì al sabato. L’Azienda Sanitaria, ritenendo che le ferie dovessero essere proporzionali all’orario di lavoro svolto, aveva riconosciuto al medico un numero di giorni di riposo ridotto.

Il lavoratore ha quindi avviato un’azione legale per ottenere il pagamento degli emolumenti legati alla mancata fruizione delle ferie maturate in un lungo periodo, sostenendo di aver diritto al computo intero dei giorni di riposo, proprio come i colleghi a tempo pieno. La Corte d’Appello, tuttavia, aveva respinto la sua richiesta, confermando la tesi dell’Azienda Sanitaria.

La Giurisdizione Unitaria e le Ferie nel Part-Time Orizzontale

Il medico ha presentato ricorso in Cassazione, sollevando tre questioni principali. La prima riguardava la giurisdizione: la Corte d’Appello aveva erroneamente diviso la controversia, affidando al giudice amministrativo il periodo lavorativo antecedente al 30 giugno 1998. La Cassazione ha accolto questo motivo, affermando che per evitare un’inutile frammentazione della tutela, la giurisdizione spetta interamente al giudice ordinario quando la controversia prosegue oltre tale data.

Il cuore della decisione, però, risiede nel terzo motivo di ricorso. La Suprema Corte ha censurato la decisione della Corte d’Appello, definendo errata l’affermazione secondo cui il diritto alle ferie si riduce proporzionalmente anche in caso di part-time orizzontale.

La Distinzione tra Part-Time Orizzontale e Verticale

La Cassazione ha ribadito un orientamento già consolidato, basato su un’interpretazione conforme al diritto dell’Unione Europea. Il principio chiave è la finalità delle ferie: garantire al lavoratore un periodo di riposo e recupero psico-fisico. La durata di questo recupero si misura in giorni, non in ore.

* Part-time orizzontale: Il lavoratore presta servizio per tutti i giorni lavorativi previsti, ma con un orario giornaliero ridotto. In questo caso, il numero di giorni di ferie non può essere ridotto, poiché il lavoratore necessita degli stessi giorni di riposo di un collega a tempo pieno per staccare dalla routine lavorativa quotidiana.
* Part-time verticale: Il lavoratore presta servizio a tempo pieno, ma solo in alcuni giorni della settimana, del mese o dell’anno. Qui, il calcolo delle ferie è proporzionale ai giorni effettivamente lavorati.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte Suprema ha fondato la sua decisione su principi solidi del diritto del lavoro nazionale ed europeo. Il diritto alle ferie è irrinunciabile e fondamentale, come sancito dall’art. 36 della Costituzione e dalla normativa europea. La sua funzione è consentire al lavoratore di riposarsi e dedicare tempo al svago e alla vita sociale.

Nel caso del part-time orizzontale, il fatto che il lavoratore sia impegnato ogni giorno, seppur per poche ore, lo equipara a un lavoratore a tempo pieno per quanto riguarda la necessità di godere di un periodo di stacco continuativo. Ridurre i giorni di ferie costituirebbe una discriminazione ingiustificata. I giudici hanno specificato che la retribuzione durante le ferie sarà ovviamente proporzionata alle ore di lavoro previste dal contratto part-time, ma il numero di giorni di assenza per riposo deve essere lo stesso dei colleghi a tempo pieno.

Per quanto riguarda il secondo motivo di ricorso, con cui il medico contestava la natura novativa di una transazione passata, la Corte lo ha dichiarato inammissibile. Si trattava, secondo i giudici, di un tentativo di ottenere un nuovo esame dei fatti, non consentito in sede di legittimità, e comunque precluso dalla regola della ‘doppia conforme’.

Conclusioni

L’ordinanza n. 9857/2024 della Corte di Cassazione rappresenta un punto fermo a tutela dei lavoratori in regime di part-time orizzontale. La decisione chiarisce in modo inequivocabile che il diritto a un adeguato periodo di riposo annuale non dipende dal numero di ore lavorate, ma dalla distribuzione della prestazione nell’arco della settimana. I datori di lavoro devono quindi garantire lo stesso numero di giorni di ferie a tutti i dipendenti, a prescindere che siano full-time o part-time orizzontale, adeguando unicamente il trattamento economico per il periodo di riposo all’orario contrattuale ridotto. Questa sentenza consolida un principio di equità e non discriminazione, fondamentale per la corretta gestione dei rapporti di lavoro flessibili.

A un lavoratore in part-time orizzontale spettano meno ferie di un collega a tempo pieno?
No. Secondo la Corte di Cassazione, al lavoratore in part-time orizzontale, che lavora tutti i giorni della settimana con orario ridotto, spetta lo stesso numero di giorni di ferie del personale con rapporto di lavoro a tempo pieno.

Cosa si intende per part-time orizzontale?
È una modalità di lavoro a tempo parziale in cui la riduzione quantitativa della prestazione lavorativa riguarda l’orario giornaliero, ma il numero di giorni lavorativi nella settimana rimane invariato rispetto a un lavoratore a tempo pieno.

Quando una controversia di lavoro pubblico si estende prima e dopo il 30 giugno 1998, a quale giudice spetta la decisione?
La giurisdizione spetta interamente al giudice ordinario (giudice del lavoro) per tutto il periodo. La Corte ha stabilito che, per evitare il frazionamento della tutela, la protrazione della controversia oltre tale data ‘radica’ la competenza del giudice ordinario anche per il periodo precedente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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