La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 12750/2025, ha chiarito la distinzione tra luci e vedute. Nel caso esaminato, due finestre sono state classificate come luci irregolari e non vedute, poiché non permettevano un comodo affaccio a una persona di statura ordinaria. La Corte ha stabilito che la possibilità di guardare sul fondo del vicino (prospectio) deve essere agevole. Se per affacciarsi è richiesta una statura eccezionale (nel caso specifico, superiore a 1,92 metri), l'apertura non può essere considerata una veduta e non gode della relativa tutela possessoria. La decisione conferma la sentenza d'appello, respingendo il ricorso dei proprietari delle finestre.
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