Con una decisione di fondamentale importanza, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno stabilito la piena ammissibilità della rinuncia abdicativa alla proprietà immobiliare. La sentenza chiarisce che tale atto è un negozio unilaterale e non recettizio, espressione del diritto del proprietario di disporre del proprio bene. Di conseguenza, l'immobile rinunciato viene acquisito a titolo originario dallo Stato, senza che quest'ultimo possa rifiutare. La Corte ha escluso la possibilità per il giudice di sindacare la validità dell'atto sulla base di un presunto "fine egoistico", come quello di liberarsi di beni onerosi o pericolosi, precisando però che il rinunciante resta responsabile per le obbligazioni e i danni sorti prima della rinuncia.
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