Una società, creditrice in una procedura fallimentare pendente da quasi trent'anni, ha richiesto un'equa riparazione per l'irragionevole durata del processo. La Corte d'Appello di Firenze ha accolto la domanda, stabilendo che la durata ragionevole per una procedura concorsuale è di sei anni e che il ritardo eccedente, pari a 23 anni nel caso di specie, deve essere risarcito. La Corte ha liquidato un indennizzo di € 13.800,00, oltre interessi e spese legali, calcolando € 600,00 per ogni anno di ritardo ingiustificato.
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