La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 23658/2025, si è pronunciata sul tema dell'inadempimento locazione commerciale. Un conduttore di un locale adibito a bar, dopo aver accumulato una morosità, ha saldato il debito solo dopo la notifica dell'atto di sfratto. La Suprema Corte ha stabilito che, a differenza delle locazioni abitative, il pagamento tardivo non sana l'inadempimento ma deve essere considerato dal giudice per valutare la gravità della violazione. In questo caso, il ritardo non è stato ritenuto sufficientemente grave da giustificare la risoluzione del contratto, anche in considerazione del contesto pandemico e del comportamento complessivo del conduttore.
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