fbpx
Generic filters
Parola esatta ...
Cerca nei titolo
Search in excerpt
Filtra per categoria
Codice Civile
Codice Penale

Giurisprudenza Civile

Estinzione del debito attraverso una datio in solutum

L’adempimento del debito scaduto, quando sia normale e cioè sia realizzato secondo i termini temporali e di prestazione d’oggetto prestabiliti, si presenta quale atto dovuto, cosicché lo stesso carattere obbligatorio assumono anche gli atti dispositivi del patrimonio del debitore legati da un rapporto di stretta ed indispensabile inerenza strumentale con quello di soddisfacimento del debito. […]

Continua »
Costituzione dell’usufrutto, modifica del patrimonio

La costituzione dell’usufrutto non ha il connotato della doverosità proprio dell’adempimento (c. d. atto dovuto o atto giuridico in senso stretto) – che giustificherebbe l’esclusione della revocatoria, ai sensi del terzo comma dell’art.

Continua »
Donazione in favore del coniuge affidatario

Una volta che in sede di separazione personale sia stato attribuito ad uno dei coniugi, tenendo conto dell’interesse dei figli, il diritto personale di godimento sulla casa familiare, la successiva costituzione per donazione, in favore del medesimo coniuge affidatario, del diritto di usufrutto vita natural durante sul medesimo immobile, compiuta dall’altro coniuge, costituisce un atto avente funzione dispositiva e contenuto patrimoniale, soggetto all’azione revocatoria ai sensi dell’art. Cassazione Civile, Sezione Seconda, Sentenza n. 12045 del 17 maggio 2010

Continua »
Azione revocatoria, credito eventuale

Anche il credito eventuale, in veste di credito litigioso, è idoneo a determinare l’insorgere della qualità di creditore che abilita all’esperimento dell’azione revocatoria avverso l’atto di disposizione compiuto dal debitore. Nel giudizio ex art. 2901 c.c. è sufficiente al creditore procedente l’allegazione di un decreto ingiuntivo ottenuto nei confronti del preteso debitore per dimostrare la […]

Continua »
Socio amministratore, iscrizione gestione commercianti

In tal caso, la scelta dell’iscrizione nella gestione di cui all’art. 2, comma 26, della legge n. 335 del 1995, o nella gestione degli esercenti attività commerciali, ai sensi dell’art.

Continua »
Definizione del concetto di format televisivo

In assenza di una definizione normativa del concetto di format, cioè della c. d. idea base di programma televisivo come modello da ripetere anche da altre emittenti o in altre occasioni, non può che farsi riferimento a quanto risulta dal bollettino ufficiale della SIAE n. 66 del 1994, p. 546, in ordine ad esso ai fini del deposito delle opere del’ingegno.

Continua »
Concetto giuridico di creatività nel diritto d’autore

Pur affermandosi che il concetto giuridico di creatività nel diritto d’autore è comunque soggettivo e prescinde da una assoluta novità e originalità dell’opera, ritenendosi tutelabile anche idee modeste e nozioni semplici, si è però sempre ritenuto necessario, per la tutelabilità del diritto d’autore, che tali idee possano essere colte nella loro individualità, quale oggetto di elaborazione personale di carattere creativo da parte dell’autore.

Continua »
Tutela delle opere dell’ingegno

Cassazione Civile, Sezione Prima, Sentenza n. 3817 del 17 febbraio 2010

Continua »
I mezzi di comunicazione sociale

Con risoluzione dell’assemblea n. 1003 del 1 luglio 1993 relativa all’etica del giornalismo, il Consiglio d’Europa ha affermato che i mezzi di comunicazione sociale assumono nei confronti dei cittadini e della società, una responsabilità morale che deve essere sottolineata, segnatamente in un momento in cui l’informazione e la comunicazione rivestono una grande importanza sia per lo sviluppo della personalità dei cittadini, sia per l’evoluzione della società e della vita democratica.

Continua »
Art. 15 della Costituzione, diritto all’informazione

Pur in presenza della rilevanza costituzionale della tutela della persona e della sua riservatezza, con specifico riferimento all’art. Inoltre, non può sottovalutarsi che lo stesso legislatore ordinario ha ricondotto reputazione e privacy nell’alveo delle eccezioni rispetto al generale principio della tutela dell’informazione.

Continua »
Il giornalismo di inchiesta

Il giornalismo di inchiesta è da ritenersi legittimamente esercitato ove, oltre a rispettare la persona e la sua dignità, non ne leda la riservatezza per quanto in generale statuito dalle regole deontologiche in tema di trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica. Viene dunque in evidenza un complessivo quadro disciplinare che rende l’attività di informazione chiaramente prevalente rispetto ai diritti personali della reputazione e della riservatezza, nel senso che questi ultimi, solo ove sussistano determinati presupposti, ne configurano un limite.

Continua »
Diffamazione a mezzo stampa, giornalismo d’inchiesta

Ne consegue che detta modalità di fare informazione non comporta violazione dell’onore e del prestigio di soggetti giuridici, con relativo discredito sociale, qualora ricorrano: l’oggettivo interesse a rendere consapevole l’opinione pubblica di fatti ed avvenimenti socialmente rilevanti; l’uso di un linguaggio non offensivo e la non violazione di correttezza professionale.

Continua »
Uso dei fari antinebbia in orario notturno

Alla guida nel periodo compreso tra mezz’ora dopo il tramonto del sole e mezz’ora prima del suo sorgere, nonché in altre condizioni di scarsa visibilità puntualmente specificate, e tra queste in caso di nebbia, si riferisce invece il comma 1 dell’art.

Continua »
Pericolosità della condotta di guida

Nel giudizio di opposizione ad ordinanza ingiunzione relativo al pagamento di una sanzione amministrativa è ammessa la contestazione e la prova unicamente delle circostanze di fatto della violazione che non sono attestate nel verbale di accertamento come avvenute alla presenza del pubblico ufficiale. Ricadono in tale disciplina accadimenti e circostanze (da descrivere con indicazione delle […]

Continua »
Eccezione, riserva alla parte

La riserva alla parte del potere di sollevare l’eccezione implica che ad essa sia fatto onere soltanto di allegare il menzionato elemento costitutivo e di manifestare la volontà di profittare di quell’effetto, non anche di indicare direttamente o indirettamente, cioè attraverso la specifica menzione della durata dell’inerzia, le norma applicabili al caso di specie, l’identificazione delle quali spetta al potere-dovere del giudice. Di guisa che, da un lato, non incorre in preclusioni la parte che, proposta originariamente un’eccezione di prescrizione quinquennale, invochi nel successivo corso del giudizio la prescrizione ordinaria decennale, o viceversa; e, dall’altro, il riferimento della parte ad uno di tali termini non priva il giudice del potere officioso di applicazione, previa attivazione del contraddittorio sulla relativa questione, di norma che prevede un termine diverso.

Continua »
Obbligo di solidarietà dell'impresa designata

Non contrasta con tale univoca conclusione il principio enunciato dalla Cass. Nel caso di datore di lavoro, infatti, palesemente non ricorre in capo al medesimo un obbligo risarcitorio nei confronti del lavoratore ed il suo credito nei confronti dell’autore dell’illecito – benché non riconducibile alla surrogazione legale di cui all’art.

Continua »
Infortunio sul lavoro, esborsi effettuati dal datore

Gli esborsi a titolo di retribuzione effettuati dal datore di lavoro, in adempimento di un dovere fissato dalla legge o dal contratto, in favore del dipendente per il periodo di inabilità temporanea conseguente ad infortunio, e, quindi, senza ricevere il corrispettivo costituito dalle prestazioni lavorative, integrano un danno che si ricollega con nesso di causalità a detto infortunio e come tale deve essere risarcito dal terzo responsabile del fatto medesimo. Costituiscono competente di tale danno anche i contributi dovuti dal datore di lavoro agli enti di assicurazione sociale, il cui diritto si prescrive in due anni.

Continua »
Interrogatorio formale nel processo civile

232 c. p. c. , nella parte in cui statuisce che il collegio, valutato ogni altro elemento di prova, può ritenere come ammessi i fatti dedotti nell’interrogatorio è applicabile anche in caso di dichiarazioni che per il loro tenore evasivo o non attendibile, risultino equiparabili alla mancata risposta.

Continua »
Il contratto telefonico è a forma libera

3 del D. M. 8 settembre 1988, n. 484, avente ad oggetto l’approvazione del regolamento di servizio per l’abbonamento telefonico, dispone che il contratto si perfeziona con la sottoscrizione della polizza ovvero a seguito dell’attivazione dell’impianto.

Continua »
Attività del difensore, cause perse

Con riferimento alle c. d. cause perse, l’attività del difensore, se ben svolta, può essere preziosa, al fine di limitare o di escludere il pregiudizio insito nella posizione del cliente, se non altro sollevando le eccezioni relative ad eventuali errori di carattere sostanziale o processuale della controparte. Egli espone in tal modo il cliente all’incremento del pregiudizio iniziale, se non altro a causa delle spese processuali a cui va incontro, per la propria difesa e per quella della controparte.

Continua »