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Codice Civile
Codice Penale

Giurisprudenza Civile

Tariffa di igiene ambientale

La tariffa di igiene ambientale (t.i.a.) disciplinata dall’art. 49 d.lgs. 22 del 1997, costituisce non già una entrata patrimoniale di diritto privato, ma una mera variante della t.a.r.s.u. (disciplinata dal d.P.R. n. 507 del 1993) e conserva la qualifica di tributo, proprio di quest’ultima, con la conseguenza che le controversie aventi a oggetto la debenza […]

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Tariffa integrata ambientale

n. 152/2006, è stata istituita previa soppressione della tariffa d’igiene ambientale.

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Tia, tributo, mera variante della tarsu

La tassa è dovuta per la occupazione o la detenzione di locali ed aree scoperte a qualsiasi uso adibiti, ad esclusione delle aree scoperte pertinenziali o accessorie di civili abitazioni diverse dalle aree a verde, esistenti nelle zone del territorio comunale in cui il servizio è istituito o attivato o comunque reso in maniera continuativa nei modi previsti dagli artt. Tale principio rileva anche in materie di tia, non solo perché codesta rappresenta una mera variante della tarsu, conservando anche la relativa qualifica di tributo, ma soprattutto perché in tal senso depone lo specifico regime delineato dall’art.

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Tarsu, esistenza e delimitazione delle superfici

15 novembre 1993 n. 507, nel disporre che la tassa è dovuta per la occupazione o la detenzione di locali ed aree scoperte a qualsiasi uso adibiti, ad esclusione delle aree scoperte pertinenziali o accessorie di civili abitazioni diverse dalle aree a verde, esistenti nelle zone del territorio comunale in cui il servizio è istituito o attivato o comunque reso in maniera continuativa nei modi previsti dagli artt.

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Art. 382 c.p.c, cassazione senza rinvio

382 c. p. c. debba essere interpretato nel senso che non è luogo ad adottare cassazione senza rinvio le volte in cui sia indubbia la potestas judicandi del giudice che ha emesso la sentenza cassata e che la ragione della giurisdizione stessa con riguardo alle prerogative costituzionali della parte pubblica del processo.

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Cassazione senza rinvio, giudice privo di giurisdizione

382 c. c. , a seguito della introduzione nell’ordinamento delle norme che attuano il principio della translatio judicii, e, segnatamente degli artt.

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Cognizione di legittimità del giudice amministrativo

E’ indiscutibile la piena inclusione – nella potestà di esercitare il sindacato dell’eccesso di potere – della scelta di accertare pienamente i fatti, anche avvalendosi di un consulente ai sensi dell’art. 104 del 2010 al fine di eseguire indagini su materie di elevato profilo tecnico, la cognizione di legittimità del giudice amministrativo essendo in tal guisa completata sotto il profilo del pieno controllo dei fatti, come pervero imposto dalla esigenza di dare piena attuazione al disposto della Convenzione Europea.

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Rifiuto di aggiudicazione, inaffidabilità dell'impresa

Il sindacato sulla motivazione del rifiuto deve, pertanto e specularmente, essere rigorosamente mantenuto sul piano della verifica della non pretestuosità della valutazione degli elementi di fatto esibiti dall’appaltante come ragioni del rifiuto e non può avvalersi, onde ritenere avverato il vizio di eccesso di potere, di criteri che portano ad evidenziare la mera non condivisibilità della valutazione stessa.

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Discrezionalità della pubblica amministrazione

La eventuale sostituzione da parte del giudice amministrativo della propria valutazione a quella riservata alla discrezionalità della amministrazione costituisce ipotesi di sconfinamento vietato della giurisdizione di legittimità nella sfera riservato alla pubblica amministrazione, quand’anche l’eccesso in questione sia compiuto da una pronuncia il cui contenuto dispositivo si mantenga nell’area dell’annullamento dell’atto.

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Riforma della pronuncia di primo grado, motivazione

Il giudice del gravame, per l’ipotesi in cui riformi totalmente la pronuncia di primo grado, ha l’obbligo, non solo di precisare dettagliatamente le ragioni che giustificano la propria decisione, ma altresì di confutare specificamente gli argomenti posti dal giudice di primo grado a fondamento della diversa soluzione adottata, dando conto delle ragioni delle incompletezza ed incoerenza della motivazione che supporta detta decisione, tali da giustificare la riforma del provvedimento impugnato.

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Procedimento sommario, questione di pregiudizialità

702-bis c. p. c. , insorga una questione di pregiudizialità rispetto ad altro giudizio, il giudice deve disporre il passaggio al rito della cognizione piena, secondo quanto disposto dall’art.

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Ordine di revoca, assegnazione della casa familiare

Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 1367 del 31 gennaio 2012

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La eccezione di prescrizione presuntiva

La proposizione dell’eccezione di prescrizione presuntiva non equivale a riconoscimento del debito: infatti, secondo il disposto dell’art.

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Opposizione a decreto ingiuntivo, termine di costituzione

Nei procedimenti pendenti alla data di entrata in vigore della legge 29 dicembre 2011, n. 218, l’art.

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Conversione del rapporto a termine

In tale contesto, è altresì necessario che il motivo di ricorso che investe, anche indirettamente, il tema coinvolto dalla disciplina sopravvenuta, oltre ad essere sussistente, sia altresì ammissibile secondo la disciplina sua propria.

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Assunzioni a termine di dipendenti postali

In materia di assunzioni a termine di dipendenti postali, con l’accordo sindacale del 25 settembre 1997, integrativo dell’art. 8 del c.c.n.l. 26 novembre 1994, e con il successivo accordo attuativo, sottoscritto in data 16 gennaio 1998, le parti hanno convenuto di riconoscere la sussistenza della situazione straordinaria, relativa alla trasformazione giuridica dell’ente ed alla conseguente […]

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Contratti a termine, limite temporale

Non è prevista alcuna delega in bianco a favore dei contratti collettivi e dei sindacati che ne sono destinatari, non essendo questi vincolati alla individuazione di ipotesi comunque omologhe a quelle previste dalla legge, ma dovendo operare sul medesimo piano della disciplina generale in materia ed inserendosi nel sistema da questi delineato. In tale quadro, ove però un limite temporale sia previsto dalle parti collettive (anche con accordi integrativi del contratto collettivo) la sua inosservanza determina la nullità della clausola di apposizione del termine.

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Contratti a termine, definire i nuovi casi di assunzione

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 1409 del 31 gennaio 2012

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Quietanza di pagamento, confessione stragiudiziale

Se appare generalmente condiviso il riconoscimento della quietanza di pagamento ex art. 2733 comma 2 e 2735 c. c. , tra le parti, della specifica corresponsione di una determinata somma di denaro per un determinato titolo, potendo conseguentemente essere contestata tale dichiarazione esclusivamente nei limiti consentiti (errore di fatto o violenza) dall’art.

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Diritto di difesa del contribuente, dichiarazioni rese da terzi

Cassazione Civile, Sezione Tributaria, Sentenza n. 10586 del 13 maggio 2011

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