fbpx
Generic filters
Parola esatta ...
Cerca nei titolo
Search in excerpt
Filtra per categoria
Codice Civile
Codice Penale

Spedizione per via postale di un assegno

Non vi è dubbio che il rischio del trafugamento e della successiva alterazione di un assegno inviato per posta ordinaria costituisca nozione di comune esperienza. 1227, comma 1, c. c. , non rilevano né il rischio generico assunto dall’emittente nell’affidarsi al servizio postale ordinario, né le modalità con le quali è stato spedito il plico postale.

Pubblicato il 01 February 2019 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile

Non vi è dubbio che il rischio del trafugamento e della successiva alterazione di un assegno inviato per posta ordinaria costituisca nozione di comune esperienza.

Tuttavia, la violazione delle norme generali di cautela sulle modalità di spedizione postale di un titolo di credito, già riempito in ogni suo elemento formale e munito della clausola di non trasferibilità, nel caso in cui il controllo sulla contraffazione e alterazione dell’assegno sia essenzialmente e autonomamente affidato alla banca negoziatrice, tenuta alla verifica formale della genuinità del titolo presentato all’incasso dal sedicente beneficiario e della sua corretta circolazione, non ha adeguata incidenza nella fase di ricostruzione della serie causale giuridicamente rilevante ai fini della valutazione della responsabilità della banca negoziatrice e dell’eventuale concorso del creditore ai sensi dell’art. 1227, comma 1, c.c., non potendosi risalire all’infinito nell’individuazione della serie causale e dovendosi far riferimento alla causa prossima di cui all’art. 1223 c.c., ove il pagamento errato deriva dalla mancata attività di controllo demandata alla banca negoziatrice.

Conseguentemente, ove il titolo di credito, munito di clausola di non trasferibilità, sia stato emesso regolarmente dal titolare emittente ed affidato al servizio postale per il recapito alla parte legittimata all’incasso, in caso di trafugamento e alterazione deve escludersi valenza eziologica alla intera sequenza causale emissione – spedizione – contraffazione – presentazione all’incasso – controllo – negoziazione che ha condotto al pagamento a soggetto non legittimato da parte della banca negoziatrice e, ai fini della responsabilità di quest’ultima, assume invece esclusiva rilevanza la serie causale di presentazione – controllo – pagamento a soggetto non legittimato, autonomamente affidata alla diligenza qualificata della banca negoziatrice.

Ne deriva che in materia di spedizione, per via postale ordinaria, di un titolo di credito pagabile all’ordine, munito della clausola di non trasferibilità, ove il pagamento a soggetto non legittimato sia attribuibile a negligenza della banca negoziatrice, ai fini della valutazione comparativa dell’incidenza o meno della colpa del creditore emittente nella determinazione del danno, da accertare in concreto e alla luce del principio di causalità adeguata in relazione all’art. 1227, comma 1, c.c., non rilevano né il rischio generico assunto dall’emittente nell’affidarsi al servizio postale ordinario, né le modalità con le quali è stato spedito il plico postale.

Corte di Cassazione – Sezione III – Ordinanza 17 gennaio 2019 n. 1049

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato
Desideri approfondire l’argomento ed avere una consulenza legale?

Articoli correlati