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Concordato preventivo con cessione dei beni

Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 1521 del 23 gennaio 2013

Pubblicato il 17 July 2013 in Diritto Fallimentare, Giurisprudenza Civile

Con specifico riguardo al concordato con cessione dei beni, il controllo va effettuato sia verificando l’idoneità della documentazione prodotta (per la sua completezza e regolarità) a corrispondere alla funzione che le è propria, consistenza nel fornire elementi di giudizio ai creditori, sia accertando la fattibilità giuridica della proposta (si pensi, a titolo esemplificativo, alla cessione di beni altrui), sia infine valutando l’effettiva idoneità di quest’ultima ad assicurare il soddisfacimento della causa della procedura come sopra delineata.

Rientra dunque certamente, nell’ambito del detto controllo, una delibazione in ordine alla correttezza delle argomentazioni svolte e delle motivazioni addotte dal professionista a sostegno del formulato giudizio di fattibilità del piano, così come analogamente deve dirsi per quanto concerne la coerenza complessiva delle conclusioni finali prospettate, ovvero l’impossibilità giuridica di dare esecuzione alla proposta di concordato, ovvero la rilevazione del dato, se emergente prima facie, da cui poter desumere l’inidoneità della proposta a soddisfare in qualche misura i diversi crediti rappresentati, nel rispetto dei termini di adempimento previsti.

Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 1521 del 23 gennaio 2013

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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