fbpx
Generic filters
Parola esatta ...
Cerca nei titolo
Search in excerpt
Filtra per categoria
Codice Civile
Codice Penale

Sospensione della copertura assicurativa

Si produce la sospensione della copertura assicurativa, non opponibile al danneggiato, nel caso in cui l’assicurato non paga il premio (pattuito in unica soluzione) o la prima rata di esso.

Pubblicato il 28 September 2008 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile

In tema di mancato pagamento del premio assicurativo l’art. 1901 c.c. distingue l’ipotesi di cui non venga pagato il premio o la prima rata di esso (comma 1) da quella in cui non siano pagati i premi successivi (comma 2). Poiché l’art. 7 L. 990/1969 fa salvo il disposto del solo comma 2, se l’assicurato non paga i premi successivi, la copertura assicurativa resta sospesa e la sospensione è opponibile al danneggiato.

Se l’assicurato non paga il premio (pattuito in unica soluzione) o la prima rata di esso, si produce ugualmente la sospensione della copertura assicurativa, ma essa non è opponibile al danneggiato, sicché l’assicuratore deve risarcire il danno e può soltanto esperire l’azione di rivalsa nei confronti dell’assicurato a norma dell’art. 18 L. 990/1969.

La disciplina prevista nei commi 1 e 2 dell’art. 1901 a seconda che il mancato pagamento riguardi il premio e la prima rata di premio oppure i premi successivi non mira a distinguere tra l’ipotesi dell’unicità del premio (contratto di assicurazione annuale), con conseguente esclusione dall’ambito di operatività della disciplina del secondo comma della norma nel caso in cui, pur essendo unico il premio, non venga pagata una rata di esso successiva alla prima, ma tende solo a contrapporre un inadempimento iniziale nel corso del rapporto assicurativo, riferibili rispettivamente, all’espressa menzione del primo comma del premio o della prima rata di esso e nel secondo dei premi successivi.

Qualora l’assicuratore contesti l’esistenza del rapporto assicurativo, il danneggiato, quale terzo estraneo al rapporto stesso, è tenuto a provare l’esistenza della garanzia o, quanto meno, la presenza del contrassegno assicurativo sul veicolo danneggiante ed all’uopo può avvalersi anche di elementi presuntivi, indipendentemente dalla sufficienza di essi nei rapporti tra assicurato ed assicuratore.

L’assicuratore, dal canto suo, per paralizzare la domanda è tenuto a dimostrare l’inesistenza della copertura assicurativa o la sua sospensione a norma dell’art. 1901, comma 2, c.c. .

L’esistenza del contrassegno genera una presunzione di esistenza del rapporto assicurativo vincibile con prova contraria.

Tale principio vale anche per la targa di prova, sicché è sufficiente che essa sia utilizzata perché l’assicuratore sia tenuto a risarcire il danno al terzo, risultando inopponibile allo stesso l’inosservanza dell’art. 63 del vecchio codice della strada (ora art. 98).

La sospensione dell’assicurazione prevista dall’art. 1901, comma 2, c.c. è stabilita a tutela dell’interesse individuale dell’assicuratore, sicché può essere eccepita solo da lui e non pure dal danneggiante assicurato, ancorché possa avervi interesse.

Poiché attiene ad un diritto disponibile, può essere oggetto di rinuncia anche tacita configurabile quando il comportamento dell’assicuratore evidenzi una volontà ricognitiva del diritto all’indennizzo ed abdicativa rispetto all’applicazione delle clausole contrattuali e sé favorevoli.

Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 23313 dell’8 novembre 2007

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato
Desideri approfondire l’argomento ed avere una consulenza legale?

Articoli correlati