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Previsione di un’altezza minima per gli uomini e le donne

La previsione di un’altezza minima identica per gli uomini e le donne, quale requisito fisico per l’accesso ad un pubblico concorso, viola il principio di eguaglianza.

Pubblicato il 13 March 2008 in Diritto Costituzionale, Giurisprudenza Civile

La previsione di un’altezza minima identica per gli uomini e le donne, quale requisito fisico, per l’accesso ad un pubblico concorso, viola il principio di eguaglianza, vuoi in quanto presuppone erroneamente l’insussistenza della considerevole diversità di statura mediamente riscontrabile tra gli uomini e le donne, vuoi in quanto comporta una discriminazione indiretta a sfavore di queste ultime, che risultano in concreto svantaggiate in misura proporzionalmente maggiore rispetto agli uomini, in relazione a differenze antropomorfiche statisticamente riscontrabili e obbiettivamente dipendenti dal sesso.

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 23562 del 13 novembre 2007

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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