fbpx
Generic filters
Parola esatta ...
Cerca nei titolo
Search in excerpt
Filtra per categoria
Codice Civile
Codice Penale

Il diritto del dipendente al rimborso delle spese legali

20 del D. P. R. 4 agosto 1990 n. 335, il diritto del dipendente al rimborso delle spese legali previsto dall’ultimo comma di tale disposizione presuppone l’assenza di un conflitto di interesse con l’amministrazione, che deve essere accertata in base ad una valutazione complessiva fondata sul provvedimento giudiziario con cui si è concluso il giudizio promosso nel confronti del dipendente, al fine di stabilire se con esso sia stato escluso ogni profilo di responsabilità del dipendente. La sussistenza del diritto in questione non dipende dalla preventiva iniziativa dell’amministrazione, ai sensi del primo comma dello stesso art.

Pubblicato il 20 February 2008 in Diritto del Lavoro, Giurisprudenza Civile

Il relazione alla disciplina dettata dall’art. 20 del D.P.R. 4 agosto 1990 n. 335, il diritto del dipendente al rimborso delle spese legali previsto dall’ultimo comma di tale disposizione presuppone l’assenza di un conflitto di interesse con l’amministrazione, che deve essere accertata in base ad una valutazione complessiva fondata sul provvedimento giudiziario con cui si è concluso il giudizio promosso nel confronti del dipendente, al fine di stabilire se con esso sia stato escluso ogni profilo di responsabilità del dipendente.

La sussistenza del diritto in questione non dipende dalla preventiva iniziativa dell’amministrazione, ai sensi del primo comma dello stesso art. 20, per l’assunzione a proprio carico degli oneri di difesa e l’assistenza del dipendente stesso da parte di un legale.

Cassazione Civile, Sezione Lavoro, Sentenza n. 23904 del 19 novembre 2007

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato
Desideri approfondire l’argomento ed avere una consulenza legale?

Articoli correlati