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Codice Civile
Codice Penale

Simulazione di reato

La fattispecie delittuosa oggetto di esame, inserita nel libro II, “dei delitti in particolare” del Codice Penale, trova riferimento nell’art.367, ai sensi del quale: “Chiunque, con denuncia, querela, richiesta, istanza, anche se anonima o sotto falso nome diretta all’Autorità Giudiziaria o, ad altra Autorità che a quella ha l’obbligo di riferirne, afferma falsamente essere avvenuto […]

Pubblicato il 16 October 2007 in Diritto Penale

La fattispecie delittuosa oggetto di esame, inserita nel libro II, “dei delitti in particolare” del Codice Penale, trova riferimento nell’art.367, ai sensi del quale: “Chiunque, con denuncia, querela, richiesta, istanza, anche se anonima o sotto falso nome diretta all’Autorità Giudiziaria o, ad altra Autorità che a quella ha l’obbligo di riferirne, afferma falsamente essere avvenuto un reato o, simula le tracce di un reato, in modo che si possa iniziare un procedimento penale per accertarlo, è punito con la reclusione da uno a tre anni.” Tuttavia, risulta esclusa dalla configurabilità del reato, l’ipotesi in cui, con riguardo alle modalità e circostanze, l’alterazione del fatto, non porta alla realizzazione giuridica del delitto. La simulazione, seppure astratta, deve essere diretta a turbare il normale funzionamento dell’attività giudiziaria, con l’attivazione di un ingiustificato procedimento penale, solo in tal caso si è in presenza del reato ex art. 367 c.p. E’ un reato istantaneo e di pericolo, poiché, si perfeziona con la semplice denuncia sporta alle competenti Autorità, di per sé idonea all’attivazione di indagini ed accertamenti da parte della polizia giudiziaria. Fondamentale, nel caso di “simulazione del reato”è l’analisi della cd: “ritrattazione” della falsa denuncia, che, al fine di escludere l’ipotesi di reato, deve, non solo essere contestuale alla denuncia, ma spontanea, immediata, piena e, tesa all’impedimento dell’inizio di un procedimento penale. Per quanto riguarda gli istituti processuali ne deriva che: la competenza è del Tribunale monocratico; la procedibilità e d’ufficio; l’arresto ed il fermo non sono consentiti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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