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La “minaccia”: quale delitto contro la persona

“Chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno, è punito a querela della persona offesa, con la multa fino a 51€.(1°comma) Se la minaccia è grave, o è fatta in uno dei modi indicati nell’art. 339 c.p., (con uso di armi, da più persone riunite, con scritte anonime, in modo simbolico, oppure valendosi della forza intimidatrice […]

Pubblicato il 04 October 2007 in Diritto Penale

“Chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno, è punito a querela della persona offesa, con la multa fino a 51€.(1°comma) Se la minaccia è grave, o è fatta in uno dei modi indicati nell’art. 339 c.p., (con uso di armi, da più persone riunite, con scritte anonime, in modo simbolico, oppure valendosi della forza intimidatrice da segrete associazioni, esistenti o supposte), la pena è della reclusione fino ad un anno e, si procede d’ufficio”. (2°comma) Tale è il contento dell’art. 612 Codice Penale, norma, per l’appunto che definisce la fattispecie delittuosa in esame. Relativamente agli istituti processuali, ne deriva: che la “competenza” spetta al Giudice di Pace per le ipotesi previste dal 1°comma, al Tribunale monocratico,per quelle del 2° comma; “querela” d’ufficio per il 2° comma; “arresto” e “fermo” non consentiti. L’ordinamento penale, con la previsione del reato di minaccia tende a tutelare, quale bene-interesse protetto, la libertà psichica dell’individuo, nella sua volontaria esplicazione. Si considera un “reato formale di pericolo”, nel senso che, non necessariamente, si richiede la concreta lesione del bene-interesse tutelato, ma, per la sua configurabilità, si ritiene sufficiente l’idoneità del male minacciato. Ad integrare la fattispecie, si aggiunge, inoltre, quale elemento soggettivo, la “cosciente volontà”, di minacciare ad altri un ingiusto danno diretto a provocare intimidazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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