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Il “furto”: art 624 c.p.

Il reato di furto, è un delitto contro il patrimonio, che trova disciplina nel titolo XII, capo I del codice penale. Al fine di un corretto inquadramento della fattispecie prospettata si rende necessaria l’analisi del contenuto dell’art. 624 c.p. per effetto del quale: “Chiunque, si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, […]

Pubblicato il 11 October 2007 in Diritto Penale

Il reato di furto, è un delitto contro il patrimonio, che trova disciplina nel titolo XII, capo I del codice penale. Al fine di un corretto inquadramento della fattispecie prospettata si rende necessaria l’analisi del contenuto dell’art. 624 c.p. per effetto del quale: “Chiunque, si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 154€ a 516€.(importi incrementati ex art.113 L.689 del 1981) Agli effetti della legge penale si considera cosa mobile anche l’energia elettrica e ogni altra energia che abbia un valore economico. Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra una o più delle circostanze di cui agi art. 61, numero 7, ( l’avere nei delitti contro il patrimonio oche comunque offendono il patrimonio ovvero nei delitti determinati da motivi di lucro, cagionano alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità) art. 625 (circostanze aggravanti)”. Relativamente agli istituti processuali ne deriva che: la competenza: è del Tribunale monocratico; procedibilità: querela salvo le ipotesi del comma 3; arresto: facoltativo; fermo: non consentito. Il bene- interesse tutelato, con la previsione del reato in questione, è “l’altrui patrimonio”, e nello specifico si tende a salvaguardare il derubato, da illegittime aggressioni. L’art. 624, nello specifico, fa riferimento alla nozione di “cose mobili”, intese come qualsiasi oggetto corporeo o entità materiale, suscettibile di detenzione, sottrazione o impossessamento da parte dell’agente, reo della condotta criminosa. In particolare, l’impossessamento si verifica allorquando, seppur per breve periodo temporale, la “cosa” oggetto del furto, passi sotto lo stretto dominio dell’autore. Ai fini dell’individuazione dell’elemento soggettivo-psicolgico del reato di furto, non è richiesta l’intenzione, ma appare sufficiente il mero impossessamento della cosa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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