fbpx
Generic filters
Parola esatta ...
Cerca nei titolo
Search in excerpt
Filtra per categoria
Codice Civile
Codice Penale

Violazione degli obblighi di assistenza familiare

Nel caso ci si trova di fronte ad una fattispecie delittuosa consacrata nell’art 570 del Codice Penale, ed inserita Titolo XI: dei delitti contro la famiglia, Capo IV: dei delitti contro l’assistenza familiare. Pertanto ai sensi e per gli effetti dell’art. 750 c.p.: “chiunque, abbandonando il domicilio domestico, o comunque serbando una condotta contraria all’ordine […]

Pubblicato il 02 July 2007 in Diritto Penale

Nel caso ci si trova di fronte ad una fattispecie delittuosa consacrata nell’art 570 del Codice Penale, ed inserita Titolo XI: dei delitti contro la famiglia, Capo IV: dei delitti contro l’assistenza familiare. Pertanto ai sensi e per gli effetti dell’art. 750 c.p.: “chiunque, abbandonando il domicilio domestico, o comunque serbando una condotta contraria all’ordine o alla morale delle famiglie, si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla potestà dei genitori, alla tutela legale, o alla qualità di coniuge, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa da € 103 a € 1.032. Le dette pene si applicano congiuntamente a chi: 1)malversa o dilapida i beni del figlio minore o del pupillo o del coniuge; 2)fa mancare i mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore, ovvero inabili al lavoro, agli ascendenti o al coniuge, il quale non sia legalmente separato per sua colpa. Il delitto è punibile a querela della persona offesa salvo nei casi previsti dal numero 1 e, quando il reato è commesso nei confronti dei minori, dal numero 2. Le disposizioni di questo articolo non si applicano se il fatto è preveduto come più grave reato da un’altra disposizione di legge. Relativamente agli istituti processuali ne deriva che: competenza: tribunale monocratico; procedibilità: querela o d’ufficio per i casi previsti da III comma; arresto e fermo: non consentiti; citazione: diretta a giudizio o, decreto penale di condanna ( qualora ricorrono in concreto le condizioni) per le ipotesi del I comma; diretto a giudizio per le ipotesi del II comma. Da una interpretazione della norma in esame ne deriva che, affichè si abbia il reato in specie è necessaria la configurabilità di tre diverse ipotesi: a)abbandono del domicilio domestico o, messa in atto di comportamenti contrari alla morale; b)dipanamento degli averi della prole; c)non corrispondenza dei mezzi necessari ed indispensabili di sussistenza. In particolare per “abbandono di domicilio” si intende l’allontanamento di uno dei due coniugi dalla residenza familiare, accompagnato dal rifiuto di coabitazione, non giustificato da motivi di separazione, annullamento o, scioglimento del matrimonio. Per “comportamenti contrari alla morale”si intendono quelle situazioni di adulterio o concubinato, anche se, è da precisare che le predette non costituiscono, nel nostro sistema penale forme di reato; L’ipotesi c) invece si manifesta, nel caso in cui viene a mancare il soddisfacimento delle necessità minime di vita, cibo, vitto, abbigliamento; da specificare che con riferimento all’ipotesi, non si configura reato se il soggetto, onerato, dimostri l’indisponibilità di mezzi economici per l’adempimento

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

LexCED
Desideri approfondire l’argomento ed avere una consulenza legale?

Articoli correlati