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Il deposito in albergo

Il legislatore, con riferimento agli art. 1783 e ss del Codice Civile, ha previsto la disciplina del “deposito in albergo”, individuando una serie di regole dirette nello specifico agli albergatori, i quali sono responsabili di ogni deterioramento, distruzione o sottrazione delle cose portate dal cliente in albergo. Nello specifico sono considerate cose portate in albergo: […]

Pubblicato il 25 April 2007 in Diritto Civile

Il legislatore, con riferimento agli art. 1783 e ss del Codice Civile, ha previsto la disciplina del “deposito in albergo”, individuando una serie di regole dirette nello specifico agli albergatori, i quali sono responsabili di ogni deterioramento, distruzione o sottrazione delle cose portate dal cliente in albergo. Nello specifico sono considerate cose portate in albergo: 1) le cose che si trovano durante il tempo nel quale il cliente dispone dell’alloggio; 2) le cose di cui l’albergatore, un membro della sua famiglia o un suo ausiliario assumono la custodia, fuori dell’albergo, durante il periodo di tempo in cui il cliente dispone dell’alloggio; 3) le cose di cui l’albergatore, un membro della sua famiglia o un suo ausiliario assumono la custodia sia nell’albergo, sia fuori dell’albergo, durante un periodo di tempo ragionevole, precedente o successivo a quello in cui il cliente dispone dell’alloggio. La responsabilità di cui al presente articolo è limitata al valore di quanto sia deteriorato, distrutto o sottratto, sino all’equivalente di cento volte il prezzo di locazione dell’alloggio per giornata. Tuttavia la responsabilità dell’albergatore è illimitata: 1) quando le cose gli sono state consegnate in custodia; 2) quando ha rifiutato di ricevere in custodia cose che aveva l’obbligo di accettare. L’albergatore ha l’obbligo di accettare le carte-valori, il danaro contante e gli oggetti di valore; egli può rifiutarsi di riceverli soltanto se si tratti di oggetti pericolosi o che, tenuto conto dell’importanza e delle condizioni di gestione dell’albergo, abbiano valore eccessivo o natura ingombrante. L’albergatore può esigere che la cosa consegnatagli sia contenuta in un involucro chiuso o sigillato e, non risponde qualora il deterioramento, la distruzione o la sottrazione sono dovuti: 1) al cliente, alle persone che l’accompagnano, che sono al suo servizio o che gli rendono visita; 2) a forza maggiore; 3) alla natura della cosa. L’albergatore è responsabile, invece, quando il deterioramento, la distruzione o la sottrazione delle cose portate dal cliente in albergo sono dovuti a colpa sua, dei membri della sua famiglia e dei suoi ausiliari. Il cliente non potrà valersi delle precedenti disposizioni se, dopo aver constatato il deterioramento, la distruzione o la sottrazione, denunci il fatto all’albergatore con ritardo ingiustificato;inoltre si ritengo nulli i patti o le dichiarazioni tendenti ad escludere o a limitare preventivamente la responsabilità dell’albergatore. Le suddette regole non si applicano ai veicoli, alle cose lasciate negli stessi, né agli animali vivi; mentre sono applicabili anche agli imprenditori di case di cura, stabilimenti di pubblici spettacoli, stabilimenti balneari, pensioni, trattorie, carrozze letto e simili.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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