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Guida in stato di ebbrezza: disciplina e sanzioni

Per effetto dell’art 186 del Codice della Strada è severamente vietato guidare in stato di ebbrezza in conseguenza dell’uso di bevande alcoliche.Il conducente è considerato in stato di ebbrezza qualora, a seguito di accertamenti risulti un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi per litro (g/l).La fattispecie, ove non costituisca più grave […]

Pubblicato il 15 February 2007 in Codice della strada

Per effetto dell’art 186 del Codice della Strada è severamente vietato guidare in stato di ebbrezza in conseguenza dell’uso di bevande alcoliche.Il conducente è considerato in stato di ebbrezza qualora, a seguito di accertamenti risulti un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi per litro (g/l).La fattispecie, ove non costituisca più grave reato, è punita con l’arresto fino ad un mese e con l’ammenda da €258 a €1.032. E’altresì prevista l’irrogazione della sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da quindici giorni a tre mesi, ovvero da un mese a sei mesi quando lo stesso soggetto compie più violazioni nel corso di un anno.E’ altresì prevista la decurtazione di n.10 punti dalla patente di guida; la decurtazione è raddoppiata per coloro i quali hanno conseguito la patente di guida dopo la data del 1 ottobre 2003 e da meno di tre anni.Quando la violazione è compiuta da conducenti professionisti, come ad esempio, conducenti di un autobus o di un veicolo di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t, ovvero di complessi di veicoli, con la sentenza di condanna è disposta la revoca della patente di guida; in questo specifico caso, la normativa impone che, qualora il veicolo, non possa essere guidato da altra persona idonea, può essere fatto trainare fino al luogo indicato dall’interessato o fino alla più vicina autorimessa e lasciato in consegna al proprietario o gestore di essa con le normali garanzie per la custodia. E’ riconosciuta la facoltà, agli i organi di Polizia stradale, secondo direttive fornite dal Ministero dell’Interno, sottoporre i conducenti ad accertamenti qualitativi non invasivi o a prove, anche attraverso apparecchi portatili,seppur nel rispetto della riservatezza ed integrità fisica degli stessi trasgressori.Quando i suddetti accertamenti qualitativi diano esito positivo, in ogni caso d’incidente ovvero quando si abbia altrimenti motivo di ritenere che il conducente del veicolo si trovi in stato di alterazione psicofisica derivante dall’influenza dell’alcool, gli organi di Polizia stradale anche accompagnandolo presso il più vicino ufficio o comando, hanno la facoltà di effettuare l’accertamento con strumenti e procedure determinati dal regolamento.Ben più precisa è la disciplina in caso di conducenti coinvolti in incidenti stradali e sottoposti alle cure mediche, in questo caso, l’accertamento del tasso alcolemico viene effettuato, su richiesta degli organi di Polizia stradale in strutture sanitarie di base o di quelle accreditate o comunque a tali fini equiparate. Le strutture sanitarie rilasciano agli organi di Polizia stradale la relativa certificazione, estesa alla prognosi delle lesioni accertate, assicurando il rispetto della riservatezza dei dati in base alle vigenti disposizioni di legge.Per qualsiasi ulteriore chiarimento, si rinvia alla lettura dell’art.186 c.d.s.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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