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Estinzione e conservazione degli effetti dell’aggiudicazione

Il legislatore del 2005 ha compiuto un nuovo bilanciamento degli interessi, il quale tutela i terzi che sono venuti in contatto con la procedura esecutiva, conferendo loro posizioni giuridiche soggettive meritevoli di protezione per il fatto che lo svolgimento della procedura esecutiva ha avuto uno svolgimento regolare. e) n. 6 del d. l. 35 del 2005, ha individuato come limite ultimo per chiedere la conversione del pignoramento il momento anteriore a quello in cui il giudice dell’esecuzione dispone la vendita o l’assegnazione ai sensi degli artt.

Pubblicato il 07 January 2007 in Esecuzione Forzata, Giurisprudenza Civile, Procedura Civile

Il legislatore del 2005 ha compiuto un nuovo bilanciamento degli interessi, il quale tutela i terzi che sono venuti in contatto con la procedura esecutiva, conferendo loro posizioni giuridiche soggettive meritevoli di protezione per il fatto che lo svolgimento della procedura esecutiva ha avuto uno svolgimento regolare.

Questa soluzione è in sintonia con la nuova soluzione adottata anche in sede di conversione del pignoramento.

Vigente il testo originario dell’art. 495 c.p.c., al quesito se fosse possibile presentare l’istanza di conversione del pignoramento anche dopo l’aggiudicazione provvisoria, la giurisprudenza di questa Corte aveva risposto positivamente.

Ora il primo comma dell’art. 495 citato, novellato con l’art. 3, lett. e) n. 6 del d.l. 35 del 2005, ha individuato come limite ultimo per chiedere la conversione del pignoramento il momento anteriore a quello in cui il giudice dell’esecuzione dispone la vendita o l’assegnazione ai sensi degli artt. 530, 552 e 569 c.p.c. .

Si tratta, come è evidente, dello stesso meccanismo processuale di tutela di soggetti diversi da quelli precedentemente individuati. Le sezioni unite ritengono che la norma contenuta nell’art. 187 bis, si applica ai processi in corso.

Si tratta, infatti, di una norma interpretativa, come è reso palese da questi fattori: la necessità di comporre un contrasto interpretativo; la volontà del legislatore di porvi mano con una interpretazione autentica, come si ricava dall’espressione “al fine … di ribadire la corretta interpretazione della normativa in materia di esecuzione forzata”, contenuta nell’introduzione dell’art. 2, comma 4-novies lett. b) della legge 14 maggio 2005, n. 80, di conversione del d.l. n. 35 del 2005.

Se ne ricava che la novella del 2005 opera sul piano interpretativo sia nella materia dei rapporti tra conversione del pignoramento ed estinzione, sia in quella dei rapporti tra aggiudicazione de estinzione del processo esecutivo, nel senso che la dichiarazione di estinzione, non esclude la conservazione degli effetti dell’aggiudicazione, se dichiarata in un momento reso certo, come quello dell’espressione “aggiudicazione anche non definitiva” adoperata dal citato art. 187 bis. disp. att.

Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza n. 25507 del 30 novembre 2006

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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