fbpx
Generic filters
Parola esatta ...
Cerca nei titolo
Search in excerpt
Filtra per categoria
Codice Civile
Codice Penale

Il comodato quale contratto di prestito d’uso

La fattispecie contrattuale in esame trova disciplina con riferimento agli art. 1803 e ss del Codice Civile. La nozione della figura è ricavabile dall’art 1803 cc ai sensi del quale:”il comodato è un contratto con il quale una parte consegna all’altra una cosa mobile ( ad es: libri, autovetture, software) o immobile ( ad es: […]

Pubblicato il 07 January 2007 in Diritto Civile

La fattispecie contrattuale in esame trova disciplina con riferimento agli art. 1803 e ss del Codice Civile. La nozione della figura è ricavabile dall’art 1803 cc ai sensi del quale:”il comodato è un contratto con il quale una parte consegna all’altra una cosa mobile ( ad es: libri, autovetture, software) o immobile ( ad es: case, terreni, passaggi), affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta. Il comodato è essenzialmente gratuito”. Da una prima analisi, se ne deduce che il comodato è un contratto reale perché si perfeziona con la consegna della cosa; un contratto unilaterale in quanto ne sorge come solo obbligo quello di restituire lo stesso bene ricevuto; un contratto gratuito, in quanto se fosse previsto un corrispettivo ci si troverebbe di fronte ad un diverso contratto da identificarsi caso per caso; un contratto obbligatorio poiché il comodatario acquista sul bene un solo diritto di natura personale. Soggetti tra i quali intercorre il contratto sono: il comodatario, colui il quale riceve i beni in comodato ed il comodante, colui che invece li concede. Dall’art 1804 cc si evincono quelli che sono gli obblighi cui il comodatario è soggetto; infatti lo stesso è tenuto a custodire e conservare la cosa con la diligenza del buon padre di famiglia; non può servirsene che per l’uso determinato dal contratto o dalla natura della cosa; non può concedere ad un terzo il godimento della cosa senza il consenso del comodante. Se il comodatario non adempie ad suddetti obblighi, il comodante, dal canto suo, può chiedere l’immediata restituzione del bene oltre il risarcimento del danno. Il comodatario è altresì responsabile per il perimento della cosa; infatti, cita l’art 1805 cc, il comodatario è responsabile se la cosa perisce per caso fortuito a cui poteva sottrarla sostituendola con la cosa propria o, se potendo salvare una delle due cose, ha preferito la propria; inoltre se la impiega per un uso diverso o per un tempo superiore rispetto di quello consentito, è responsabile della perdita avvenuta a lui non imputabile, qualora non provi che la cosa sarebbe perita ugualmente. La responsabilità per deterioramento non si evince se il comodatario è esente da colpa e la casa si è deteriorata per il solo effetto dell’uso per cui è stata consegnata. Altre importantissime regole di disciplina si evincono con riferimento agli art. 1809 e art 1811 del Codice Civile. Infatti, ex art 1809 cc. , il comodatario è obbligato a restituire la cosa alla scadenza del termine convenuto o, in mancanza, quando ne è servito in conformità del contratto.Se tuttavia, durante il termine convenuto o prima che il comodatario abbia cessato di servirsene, sopravviene un urgente ed imprevisto bisogno al comodante, questi può esigerne la restituzione immediata; tale facoltà può altresì essergli riconosciuta nel caso di morte del comodatario prima della scadenza contrattuale, essendo nell’ipotesi legittimato a chiederne l’immediata restituzione agli eredi, come previsto dell’art.1811 cc. Una particolare previsione è prevista nel caso in cui il comodato abbia ad oggetto beni immobili come ad esempio locali, appartamenti, ecc; In ossequio al principio della gratuità contrattuale del comodato, il comodatario, nella fattispecie, non è tenuto ad alcun esborso economico se non a provvedere al pagamento di spese relative all’erogazione di servizi come acqua, gas, luce o, spese di natura condominiale. Inoltre, essendo un contratto di natura strettamente personale, si estingue con la morte del comodatario e pertanto illegittima è una eventuale trasmissione dell’immobile agli eredi. Il bene non può in alcun caso essere usucapito né tantomeno essere dato in sub comodato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

LexCED
Desideri approfondire l’argomento ed avere una consulenza legale?

Articoli correlati