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Infedeltà patrimoniale dell’amministratore

In tema di legittimazione a proporre querela bisogna rilevare che la nuova fattispecie penale della infedeltà patrimoniale di cui all’articolo 2634 c. c. è posta a tutela del patrimonio sociale e, quindi, non vi è dubbio che parte lesa di tale reato sia la società stessa.

Pubblicato il 26 December 2006 in Diritto Penale, Diritto Societario, Giurisprudenza Penale

In tema di legittimazione a proporre querela bisogna rilevare che la nuova fattispecie penale della infedeltà patrimoniale di cui all’articolo 2634 c.c. è posta a tutela del patrimonio sociale e, quindi, non vi è dubbio che parte lesa di tale reato sia la società stessa.

Tuttavia la condotta dell’amministratore infedele è diretta a danneggiare certamente la società, ma principalmente i soci o quotisti della stessa che per la infedele attività dell’amministratore vedono depauperarsi il proprio patrimonio.

In siffatta situazione non può negarsi al singolo socio il diritto di querelarsi contro il presunto responsabile della infedeltà proprio perché deve allo stesso riconoscersi non solo la qualifica di danneggiato dal reato, ma anche quella di vera e propria parte lesa, qualifica che consente la proposizione della querela ai sensi dell’art. 120 c.p.

Ai sensi dell’articolo 2362 c.c. del 1942 in caso di insolvenza della società per le obbligazioni sorte nel periodo in cui le azioni risultano essere appartenute ad una sola persona, queste risponde illimitatamente.

Se il legislatore ha giustamente ritenuto che l’unico azionista di una società a responsabilità limitata dovesse avere dei profili di responsabilità specifici e peculiari correlati alla sua posizione di dominus assoluto della società, è doveroso riconoscere all’unico azionista poteri specifici anche quando è necessario difendere la società da aggressioni altrui.

Sarebbe incomprensibile sostenere che in una fattispecie quale quella di cui all’art. 2634 c.c., il diritto di querela spetti esclusivamente all’amministratore della società, legale rappresentante della stessa, quando proprio della sua infedeltà si deve discutere.

Cassazione Pena, Quinta Sezione, Sentenza n. 37033 del 16 giugno 2006 – depositata il 9 novembre 2006

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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