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Accesso ai documenti amministrativi

In ossequio al principio della trasparenza ad imparzialità e, al fine di garantire un ampia partecipazione del cittadino alla vita amministrativa, si inserisce la recentissima disciplina relativa all’accesso ai documenti amministrativi il cui dato normativo va ricercato nel D.P.R. n. 184 del 2006 che ha emanato il “ Regolamento recante disciplina in materia di accesso […]

Pubblicato il 23 November 2006 in Diritto Amministrativo

In ossequio al principio della trasparenza ad imparzialità e, al fine di garantire un ampia partecipazione del cittadino alla vita amministrativa, si inserisce la recentissima disciplina relativa all’accesso ai documenti amministrativi il cui dato normativo va ricercato nel D.P.R. n. 184 del 2006 che ha emanato il “ Regolamento recante disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi” emesso in conformità a quanto già statuito dalla legge n. 241 del 1990. Il primo dato, interessante da rilevare è che, il diritto di accesso può essere esercitato non solo con riferimento ad atti e documenti emessi da soggetti di diritto pubblico, le amministrazioni appunto, ma altresì nei confronti di soggetti di diritto privato, anche se limitatamente alle attività,di pubblico interesse da loro svolte, rientranti nella disciplinata nazionale o comunitaria. Il diritto è riconosciuto a chiunque abbia un interesse diretto, concreto ed attuale relativo ad una situazione ritenuta dall’ordinamento giuridicamente tutelabile e collegata al documento per il quale è richiesto l’accesso. Nella richiesta, inoltrata agli uffici amministrativi competenti, è necessario indicare gli estremi atti ad identificare documento. Inoltrata la richiesta, la Pubblica amministrazione è tenuta, previa individuazione dei soggetti controinteressati, a dare loro comunicazione inviando raccomandata con ricevuta di ritorno o per via telematica se gli stessi hanno acconsentito a tale forma di comunicazione. Trascorsi 10 giorni dalla ricezione, se l’amministrazione chiamata non provvede su quanto richiesto, i controinteressati possono presentare motivata opposizione. Non va sottaciuta la possibilità di accesso informale, qualora non risulti esistenza di controinteressati. Anche la richiesta di accesso informale va presentata all’ufficio dell’amministrazione competete a formare l’atto conclusivo o a detenerlo stabilmente, in tal caso il richiedente è onerato oltre a dimostrare la propria identità ad indicare quanto necessario per l’individuazione del documento e comprovare l’eventuale interesse connesso all’oggetto della richiesta stessa. Non si esclude la possibilità che a richiedere un documento di tipo amministrativo sia una stessa pubblica amministrazione; in questo caso la richiesta deve essere presentata o dal responsabile del procedimento o dal titolare dell’ufficio interessato a ricevere il documento. In base all’art 25 della legge n. 241 del 1990, trascorsi 30 giorni dalla richiesta di accesso, l’amministrazione è tenuta a concludere il procedimento, in caso contrario la domanda si ritiene respinta. Occorre precisare che in ogni caso, sia di fronte ad un diniego, che di fronte ad un accoglimento della richiesta, trattandosi sempre di un provvedimento amministrativo, l’amministrazione interessata è tenuta, a cura del suo responsabile del procedimento, a dare sempre opportuna motivazione circa le decisioni adottate, soprattutto se in presenza di controinteressati.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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