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Affidamento in prova del tossicodipendente

In riferimento all’istituto dell’affidamento terapeutico, disciplinato dall’art. 94 d.p.r. n. 309/1990, è necessario che il programma assicuri la prevenzione dei reati. A tal fine, il giudice deve valutare la pericolosità del condannato, la sua attitudine ad intraprendere positivamente un trattamento allo scopo di garantire un effettivo reinserimento nel consorzio civile. Nel caso di specie, il […]

Pubblicato il 18 October 2006 in Giurisprudenza Penale

In riferimento all’istituto dell’affidamento terapeutico, disciplinato dall’art. 94 d.p.r. n. 309/1990, è necessario che il programma assicuri la prevenzione dei reati. A tal fine, il giudice deve valutare la pericolosità del condannato, la sua attitudine ad intraprendere positivamente un trattamento allo scopo di garantire un effettivo reinserimento nel consorzio civile. Nel caso di specie, il Tribunale di sorveglianza dichiarava inammissibile, e quindi rigettava la richiesta di affidamento terapeutica basata su argomentazioni generiche e prive di fattuale concretezza. Nel merito, la misura non veniva concessa al soggetto date le numerose e recenti condanne per gravi reati; era, inoltre, sottoposto alla sorveglianza speciale; gli era stata revocata la sospensione condizionata della pena per aver commesso reati; pendevano a suo carico altri procedimenti; gli era stata revocata la misura della semilibertà; il rapporto di polizia rappresentava la negatività di una persona dalla pessima condotta e socialmente pericolosa. Cassazione Penale, Sentenza n. 18517 del 10 maggio 2006 – depositata il 25 maggio 2006

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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