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Responsabilità per i danni derivanti dalla dichiarazione di fallimento

La responsabilità per i danni derivanti dalla dichiarazione di fallimento configura una particolare applicazione, al processo fallimentare, dell’istituto della responsabilità aggravata di cui all’art. 96 c. p. c. , postuli che la parte istante abbia quanto meno assolto l’onere di allegare gli elementi di fatto, desumibili dagli atti di causa, necessari ad identificarne concretamente l’esistenza ed idonei a consentire al giudice la relativa liquidazione, anche se equitativa.

Pubblicato il 29 September 2007 in Diritto Civile, Diritto Fallimentare, Giurisprudenza Civile

La responsabilità per i danni derivanti dalla dichiarazione di fallimento configura una particolare applicazione, al processo fallimentare, dell’istituto della responsabilità aggravata di cui all’art. 96 del codice di rito.

Di qui conseguentemente la piena legittimità della domanda diretta ad ottenere l’accertamento in via equitativa del danno, a condizione peraltro che risultasse provata l’esistenza del danno, dovendosi ritenere in virtù dell’espresso rinvio dell’art. 96, primo comma, c.p.c., richiamato anche dal secondo comma, al potere del giudice di liquidare il danno anche d’ufficio, che la liquidazione del danno da responsabilità processuale aggravata, ex. art. 96 c.p.c., postuli che la parte istante abbia quanto meno assolto l’onere di allegare gli elementi di fatto, desumibili dagli atti di causa, necessari ad identificarne concretamente l’esistenza ed idonei a consentire al giudice la relativa liquidazione, anche se equitativa.

Cassazione Civile, Sezione Prima, Sentenza n. 4096 del 21 febbraio 2007

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato
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