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Danneggiato, costituito parte civile, ricorrere per cassazione

428 comma 2 c. p. p. alla persona offesa esclude il danneggiato, pur costituito parte civile, dalla legittimazione a ricorrere per cassazione, trattandosi di una impugnazione destinata alla tutela esclusiva degli interessi penalistici della persona offesa. In proposito si è manifestato in giurisprudenza un contrasto circa la legittimazione a impugnare per cassazione i decreti di archiviazione relativi a reati contro la fede pubblica, perché in alcune decisioni si ammette, in altre si nega la legittimazione di chi abbia subito danno da un reato di falso.

Pubblicato il 01 April 2007 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Il riferimento dell’art. 428 comma 2 c.p.p. alla persona offesa esclude il danneggiato, pur costituito parte civile, dalla legittimazione a ricorrere per cassazione, trattandosi di una impugnazione destinata alla tutela esclusiva degli interessi penalistici della persona offesa.

Del resto la distinzione tra persona offesa e danneggiato è ben chiara nella terminologia del codice, e non è ragionevole che da una tale distinzione di prescinda nell’ambito di una disposizione che alla persona offesa riconosce una più limitata legittimazione ad impugnare anche quando non sia costituita parte civile. In proposito si è manifestato in giurisprudenza un contrasto circa la legittimazione a impugnare per cassazione i decreti di archiviazione relativi a reati contro la fede pubblica, perché in alcune decisioni si ammette, in altre si nega la legittimazione di chi abbia subito danno da un reato di falso.

Tuttavia, prescindendo da ogni considerazione sull’effettiva plurioffensività dei delitti contro la fede pubblica, deve comunque ritenersi che, solo quando si tratti di reati non perseguibili d’ufficio, il riconoscimento della legittimazione a proporre querela possa comportare l’equiparazione del danneggiato alla persona offesa anche ai fini processuali.

Cassazione Penale, Sezione Quinta, Sentenza n. 5698 del 15 gennaio 2007 – depositata il 9 febbraio 2007

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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