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Udienza preliminare, sentenza di non luogo a procedere

425, comma terzo, c. p. p. , per la quale il Giudice dell’udienza preliminare deve emettere sentenza di non luogo a procedere anche quando gli elementi acquisiti risultino insufficienti o contraddittori, è qualificata dall’ultima parte del suddetto comma terzo che impone tale decisione soltanto ove i predetti elementi siano comunque inidonei a sostenere l’accusa in giudizio.

Pubblicato il 27 March 2011 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

La previsione di cui all’art. 425, comma terzo, c.p.p., per la quale il Giudice dell’udienza preliminare deve emettere sentenza di non luogo a procedere anche quando gli elementi acquisiti risultino insufficienti o contraddittori, è qualificata dall’ultima parte del suddetto comma terzo che impone tale decisione soltanto ove i predetti elementi siano comunque inidonei a sostenere l’accusa in giudizio.

Ne deriva che solo una prognosi di inutilità del dibattimento relativa alla evoluzione, in senso favorevole all’accusa, del materiale probatorio raccolto, e non un giudizio prognostico in esito al quale il giudice pervenga ad una valutazione di innocenza dell’imputato, può condurre ad una sentenza di non luogo a procedere.

Cassazione Penale, Sezione Seconda, Sentenza n. 12028 udienza del 19 febbraio 2010

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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