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Guida in stato di ebbrezza, confisca del veicolo

186 del codice della strada là dove contempla che sia sempre disposta, con la sentenza di condanna o con quella di applicazione della pena a richiesta delle parti, la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato ai sensi dell’art. 240 c. p. , non come riferimento alla natura ed alle caratteristiche delle cose ivi elencate, bensì nel senso della previsione della obbligatorietà della confisca per il veicolo condotto da soggetto in stato di ebbrezza ai sensi della lettera c) del secondo comma dell’art.

Pubblicato il 18 August 2009 in Codice della strada, Giurisprudenza Penale

La disposizione del comma 2, lettera c), dell’art. 186 del codice della strada là dove contempla che sia sempre disposta, con la sentenza di condanna o con quella di applicazione della pena a richiesta delle parti, la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato ai sensi dell’art. 240, secondo comma, c.p., richiama quest’ultima disposizione non con l’intenzione di affermare che il caso disciplinato rientri tra quelli che detta disposizione contempla, ma semplicemente al fine di rimarcare l’obbligatorietà della confisca, sempre che il veicolo non appartenga a persona estranea al reato e che sia stata pronunciata sentenza di condanna o di patteggiamento.

La confisca è obbligatoria proprio perché così ha voluto il legislatore del codice della strada, rispondente alla ratio legis interpretare il richiamo contenuto nell’art. 186, al secondo comma dell’art. 240 c.p., non come riferimento alla natura ed alle caratteristiche delle cose ivi elencate, bensì nel senso della previsione della obbligatorietà della confisca per il veicolo condotto da soggetto in stato di ebbrezza ai sensi della lettera c) del secondo comma dell’art. 186 C.d.s. (ovvero di soggetto che si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento).

Il veicolo non è ex se una res tale da non poter restare in circolazione prescindendo dal soggetto che ne aveva la disponibilità e dall’esito del giudizio, ma una res da considerarsi pericolosa solo in relazione quel soggetto trovato in grave stato di ebbrezza, o che si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento in tal modo impedendo di fatto il controllo delle sue condizioni di idoneità alla guida, ed ovviamente all’esito dell’accertamento giudiziale della attribuibilità, di quel fatto reato al soggetto cui è stata sottratta la disponibilità della res con il sequestro.

Cassazione Penale, Sezione Quarta, Sentenza n. 13831 dell’11 febbraio 2009

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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