fbpx
Generic filters
Parola esatta ...
Cerca nei titolo
Search in excerpt
Filtra per categoria
Codice Civile
Codice Penale

Sospensione provvisoria della patente

Il provvedimento di sospensione provvisoria della patente ex art. Sulla questione del termine entro il quale il provvedimento in discussione debba essere adottato, in difetto di specifica disposizione normativa, si è avuto contrasto giurisprudenziale, a composizione del quale le Sezioni Unite, con la sentenza n. 13226 del 03.

Pubblicato il 28 February 2009 in Codice della strada, Giurisprudenza Civile

Il provvedimento di sospensione provvisoria della patente ex art. 223 del C.d.s. si caratterizza per essere un provvedimento amministrativo di esclusiva competenza del prefetto, per avere natura cautelare e per essere necessariamente preventivo rispetto all’applicazione della sanzione accessoria definitiva, nonché strumentalmente e teleologicamente teso a tutelare con immediatezza l’incolumità e l’ordine pubblico, impedendo che il conducente del veicolo, resosi responsabile di illeciti inerenti alla circolazione, continui nell’esercizio di un’attività, quella di guida, che si palesa potenzialmente pericolosa.

Da tale peculiarità di presupposti discende che il periodo di durata della sospensione provvisoria irrogata dal prefetto, qualora successivamente sia irrogata la sanzione amministrativa accessoria in sede penale, non può neppure essere imputato al periodo di durata di essa.

Sulla questione del termine entro il quale il provvedimento in discussione debba essere adottato, in difetto di specifica disposizione normativa, si è avuto contrasto giurisprudenziale, a composizione del quale le Sezioni Unite, con la sentenza n. 13226 del 03.04.2007, hanno ritenuto che il provvedimento sia da considerare illegittimo ove non sia adottato entro un lasso di tempo ragionevole, novanta giorni, tale da consentire una giustificazione della sua funzione cautelare, alla quale la legittimità della sua adozione è ontologicamente collegata.

Cassazione Civile, Sezione Seconda, Sentenza n. 19955 del 26 settembre 2007

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato
Desideri approfondire l’argomento ed avere una consulenza legale?

Articoli correlati