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Codice Penale

Struttura dell’ordinamento giudiziario italiano

L’art 104 della Costituzione italiana, stabilisce che la “magistratura” è un ordine autonomo ed indipendente dagli altri poteri della Stato, costituito dai giudici, nominati sulla base di concorsi e, che possono ricoprire funzione giudicante o requirente. Rientrano nell’apparato giudicante nell’ambito del procedimento penale: 1)“GIP”: giudice per le indagini preliminari, che ha il compito di provvedere, […]

Pubblicato il 24 September 2007 in Burocrazia

L’art 104 della Costituzione italiana, stabilisce che la “magistratura” è un ordine autonomo ed indipendente dagli altri poteri della Stato, costituito dai giudici, nominati sulla base di concorsi e, che possono ricoprire funzione giudicante o requirente. Rientrano nell’apparato giudicante nell’ambito del procedimento penale: 1)“GIP”: giudice per le indagini preliminari, che ha il compito di provvedere, su istanza di parte non avendo autonomi poteri probatori. 2)“GUP”: giudice dell’udienza preliminare, figura introdotta con la riforma del Codice di procedura penale, che su richiesta del PM, decide se rinviare a giudizio l’imputato o, applicare il rito abbreviato; può emettere sentenze ricorribili in Cassazione oppure ordinanze di non luogo a procedere, situazione, quest’ultima che si verifica qualora ritenga infondate le richieste del Pubblico Ministero. In primo grado avremo: a)“Giudice di Pace”: istituito con Legge 21 novembre 1991 n.374 e successive modifiche; è un magistrato ordinario, detto anche non togato che dura in carica 4 anni, con possibilità di rinnovo; ha competenze in materie civili e penali individuate dalle norme codicistiche. b)“Tribunale Ordinario”: costituito dal giudice unico di primo grado; può emettere sentenze in materie civili e penali. c)“Corte d’Assise”: organo collegiale composto da 8 giudici, tra cui si un Presidente ed un giudice a latere, magistrati togati, e 6 giudici popolari.Giudica reati di grave entità, quali: omicidio, stragi, delitti. In secondo grado avremo: a)“Corte d’Appello”: al cui vaglio è posto il riesame sulle sentenze del giudice unico di primo grado, del tribunale, del Gip e del Gup; è composta da 3 giudici di carriera. Un’apposita sezione si ha per il giudizio sulle sentenze emesse dal Tribunale dei minorenni. b)“Corte d’Assise d’Appello”: disciplinata dalla Legge Grassi, riesamina le sentenze emesse in primo grado dalla Corte d’Assise. In terzo grado avremo: la “Corte Suprema di Cassazione”, giudice di ultimo grado, articolato in una serie di sezioni che, nel decidere sui ricorsi opera un giudizio di legittimità, sulla corretta applicazione della legge. Tra gli altri organi giudicanti si annoverano: 1)“Tribunale dei minorenni”: composto da giudici ed esperti in psicologia; ha competenza a giudicare reati commessi dal minore di 18 anni. 2)“Tribunale militare”: competente a giudicare reati previsti dai codici militari di guerra e di pace. 3)“Tribunale di sorveglianza”: vigila sulla corretta esecuzione della pena ed interviene nell’applicazione di misure alternative alla detenzione nonchè sull’esecuzione di misure di sicurezza e sanzioni sostitutive. 4)“Tribunale superiore delle acque pubbliche”previsto dall’art 139 del R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, “Testo Unico sulle acque ed impianti elettrici”. L’esercizio della “giurisdizione amministrativa”, è specificamente affidata ai Tribunali Amministrativi Regionali, i T.A.R., in primo grado e al Consiglio di Stato, in secondo; quella “contabile” alla Corte dei Conti, mentre quella “tributaria” alle Commissioni Tributarie Regionali e dalle Commissioni Tributarie Distrettuali. Rientrano nell’apparato requirente: 1)il PM, Pubblico ministero è un magistrato che esercita l’azione penale, espressione della volontà punitiva dello Stato nei confronti dell’indagato/imputato. 2)Procura delle Repubblica: appartato di uffici del PM. 3)Procuratore della Repubblica, presso il Tribunale. 4)Procuratore Generale. 5)Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione. Nell’ambito della magistratura inquirente si individuano: l’antimafia, la direzione distrettuale antimafia, la cd: DDA, nonchè il Procuratore generale antimafia.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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