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Condominio, illiceità dell’oggetto della delibera dell’assemblea

L’esecuzione di un’opera contrastante con le norme imperative, e penalmente sanzionata con previsione di responsabilità a carico sia del suo committente che del suo autore, comporta l’illiceità dell’oggetto della delibera dell’assemblea che l’ha disposta in quanto contraria a norme di ordine pubblico. 890 c. c. , e dalla legge 6 dicembre 1971, n. 1083, in dipendenza della pericolosità e potenziale nocività dell’impianto.

Pubblicato il 16 July 2007 in Diritto Immobiliare, Giurisprudenza Civile

L’esecuzione di un’opera contrastante con le norme imperative, e penalmente sanzionata con previsione di responsabilità a carico sia del suo committente che del suo autore, comporta l’illiceità dell’oggetto della delibera dell’assemblea che l’ha disposta in quanto contraria a norme di ordine pubblico.

La delibera dell’assemblea dei condomini non può avere ad oggetto né le modalità di utilizzo del balcone di proprietà esclusiva di un condomino in difetto di una deroga convenzionale, né una innovazione comportante, mediante la chiusura dello spazio sovrastante il cortile, un pregiudizio alla sicurezza del fabbricato per il pericolo di un accumulo di vapori e fughe di gas provenienti dagli impianti all’interno degli appartamenti che vi prospettano ed il venir meno, senza adeguati accorgimenti sostitutivi, della connaturata destinazione del detto spazio al ricambio d’aria degli appartamenti stessi, ferma normalmente l’osservanza, quanto alla possibilità e modalità di installazione della caldaia a gas in un balcone aperto su di esso, della disciplina dettata dall’art. 890 c.c., e dalla legge 6 dicembre 1971, n. 1083, in dipendenza della pericolosità e potenziale nocività dell’impianto.

Cassazione Civile, Seconda Sezione, Sentenza n. 1626 del 25 gennaio 2007

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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